Farà bene o farà male Warner Bros a mettere subito in cantiere il seguito di un film come Inception? Da una parte le ragioni della cronica carenza di idee che spinge Hollywood a spremere fino all'osso quelle poche che ci sono, unite alle ragioni di botteghino, fanno propendere per l'immediata applicazione pratica del famoso detto: battere il ferro finché è caldo. Dall'altra la creatività di un film come questo, difficile da digerire alla prima visione, e la volontà più volte affermata in passato dallo stesso Christopher Nolan di non ripetersi, tenderebbe ad allontanare quest'idea almeno nel tempo. Ma la tentazione è molto forte, tanto che, lanciata dal sito Whatsplaying.com e ripresa da molte altri, circola ormai stabilmente la voce che Warner stia pensando a un altro progetto che riprenda le atmosfere e i personaggi del film.
Il sito australiano cita una fonte anonima interna alla Warner, che durante una conversazione informale ha accennato: "Non sorprendetevi se ci sarà un altro Inception". Successivamente la stessa fonte ha precisato meglio in una mail che il sito ha pubblicato: "Voglio dire che Warner vuole un altro Inception, una specie di sequel. Da un punto di vista creativo non ha alcun senso, ma finanziariamente?... Beh, gli ha fatto fare un sacco di soldi. Non riesco a immaginare Nolan che fa un sequel, o che lo fa fare a qualcun altro. D'altra parte non penso che Jeff [un non meglio precisato esponente di Warner, N.d.A.] voglia far incavolare Nolan facendogli tutto alle spalle. Per ora l'interesse sta dalla parte della compagnia. Staremo a vedere..."
Insomma, sembra di capire che la tentazione di sfruttare il fenomeno Inception da parte di Warner sia molto grossa. 818 milioni di dollari a oggi di incasso mondiale (più di quattordici in Italia, circa dodici milioni di euro) sono una calamita sufficientemente potente da attirare qualunque major, oltre al fatto di aver lanciato un film che in pochi mesi è diventato già un cult, con articoli, saggi e citazioni che si sprecano (l'ultima da parte del serial animato South Park, che gli ha appena dedicato un episodio). La tentazione si scontra però con un grosso limite creativo, dato dalla struttura stessa del film così come Nolan lo ha concepito. Dopo il comic book a fare da prequel, il regista ha fatto balenare l'idea di un videgioco ispirato al film: scelta plausibile visto che il film stesso ha un meccanismo narrativo abbastanza simile alla struttura dei moderni videogame. Ma obiettivamente sembra difficile proprio da un punto di vista logico pensare a un sequel cinematografico, soprattutto a distanza molto ravvicinata. L'impressione è che Warner vorrebbe e spera che Nolan si convinca; altri invece auspicano che un altro detto comune, "a tutto c'è un limite", funzioni anche dalle parti di Hollywood.
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