Da qualche tempo non veniva pubblicato un lavoro di Ian Watson. Finalmente Elara ha dato alle stampe un suo romanzo del 1980, ancora attuale. Si tratta di I giardini della delizia (The Gardens of Delight).
Watson è un autore prolifico, ha scritto ventidue romanzi, pubblicato quatttordici collections, ha contribuito con vari romanzi alla serie Warhammer e Warhammer 40.000 e, per quanto riguarda i racconti, ne ha scritti oltre cinquanta. Sua è l’interessante trilogia Black Current che fu a suo tempo pubblicata su Urania (Il libro del fiume; Il libro delle stelle e Il libro delle creature). In Italia l’autore forse non ha avuto lo spazio che merita. Sono stati tradotti una decina di romanzi o poco più, nei racconti ha avuto un trattamento migliore anche per merito della Perseo-Elara, che ne ha pubblicati molti, insieme al romanzo Il pianeta di Dio (Biblioteca di Nova Sf* n. 5 – Elara 1990).
Dalla dotta prefazione di Ugo Malaguti riportiamo un brano che ben descrive parte del contenuto del romanzo: "Pensate anche qui all'idea base: una spedizione terrestre raggiunge un lontano pianeta per indagare sulla sorte di una precedente spedizione di coloni. Tema antichissimo nella science fiction. Ma all'arrivo sul pianeta senza nome, una sorpresa attende l'equipaggio, rimasto per oltre ottant'anni in ibernazione: il pianeta è disposto come un dipinto tra i più celebri della storia dell'arte, il celebre Giardino delle delizie del pittore più visionario, discusso, controverso, di tutti i tempi, Bosch.
Da questo momento in poi, ogni incredulità è sospesa, ma la struttura di un'opera dalle visioni assolutamente ispirate e quasi deliranti resta un lucido teorema. L'idea di processo alchemico si inserisce quasi subito in quella della presenza di "un" Dio che regola questo mondo. La divisione tra Giardini dei Piaceri Terreni, Inferno ed Eden, che riproduce il celebre dipinto di Bosch, diventa una sorta di viaggio dantesco "in positivo", dove non si condanna ma si scopre, dove anche la morte e la tortura diventano strumenti per raggiungere la perfezione di un processo alchemico totale. Mano a mano che la ricerca dei quattro personaggi principali, Jeremy il superstite della prima spedizione e un uomo e due donne della seconda spedizione, procede, sperimentando le regole transumane di quel mondo a compartimenti, si coglie nella quest un progetto di ricerca, si accumulano elementi che nascono dal ragionamento ispirato dagli eventi più crudi e inaspettati. Là dove Dante visitava i luoghi eterni come un visitatore attento, ma in un certo senso passivo, qua il novello Dante psicologo attraversa non da testimone ma da protagonista esperienze estreme, raccogliendo frammenti di verità, compiendo passo su passo la strada per una rivelazione che gli permetterà alla fine di ottenere una comprensione totale del cosmo, delle sue regole, e della mentalità aliena."
L’autore. Ian Watson è nato nel 1943. Ha studiato letteratura inglese a Balliol, e ha insegnato in Inghilterra e all'estero fino al 1976, dedicandosi poi all'attività di scrittore a tempo pieno e di critico e saggista. È considerato uno dei maestri contemporanei della fantascienza d'idee, ha vinto i massimi premi, ed è brillante ospite di congressi e conventions in tutto il mondo. Tra i vari romanzi pubblicati in Italia ricordiamo il notissimo Riflusso (The Embedding) nel quale suppone una forma di linguaggio capace di inserire tutta la conoscenza all'interno di una sola frase. È stato l’autore del soggetto del film A.I. Artificial Intelligence, pellicola del 2001 diretta da Steven Spielberg su progetto di Stanley Kubrick.
Recentissimo è The Beloved of My Beloved, che in italiano suonerebbe "L'amore del mio amore", una raccolta di racconti scritta insieme a Roberto Quaglia.
La quarta di copertina. L'umanità sta procedendo all'esplorazione e alla colonizzazione di nuovi sistemi stellari, inviando astronavi cariche di coloni e di DNA terrestre, destinate a viaggiare per anni nello spazio, con l'equipaggio in animazione sospesa, alla ricerca di nuove frontiere.
La nave siderale Schiaparelli giunge dopo un lunghissimo viaggio su Target III, destinazione di una precedente missione, per indagare sulla sorte dei coloni. Ma gli esploratori si trovano di fronte a uno scenario incredibile... un mondo ricco come un giardino dell'Eden, dove uomini, donne e creature bizzarre vanno in giro nudi, abbandonandosi a ogni tipo di piacere, in una perenne, opulenta primavera. Uno scenario che ricorda il famoso dipinto di Hieronymus Bosch, Il giardino delle delizie, governato da un Dio benevolo, che sovverte tutte le leggi di Natura.
Ma dove c'è un Paradiso, esiste anche un Inferno. E il Dio che governa il pianeta è forse l'ultimo esponente di una specie aliena che sta seguendo i suoi imperscrutabili fini?
Stimolante, provocante, originale; il capolavoro di un grande scrittore finalmente giunge nel nostro paese.
Il volume è richiedibile direttamente all’editore: www.elaralibri.it.
Ian Watson, I giardini della delizia (The Gardens of Delight)
Traduzione Elena Albertini, Elara, collana Biblioteca di Nova Sf* 32, pagg. 253, euro 27,00
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