È in libreria da pochi giorni, e a quanto sembra già in ristampa, il nuovo romanzo di Valerio Evangelisti che riporta in vita il suo personaggio più famoso. Rex Tremendae Maiestatis, edito da Mondadori Strade blu, è la decima avventura dell'inquisitore Eymerich, ed è anche l'ultima.
Evangelisti ha infatti deciso di concludere con questo romanzo la serie ispirata al personaggio realmente vissuto col nome di Nicolau Aymerich, teologo catalano, appartenente all'ordine dei domenicani, inquisitore generale dell'inquisizione della Corona d'Aragona nella seconda metà del XIV secolo.
Il primo romanzo, Nicolas Eymerich inquisitore, del 1994, vinse l'edizione 1993 del premio Urania. Quel libro inaugurò una serie che praticamente ha inventato un genere a sè stante, un misto di romanzo storico e fantastico, con elementi fantascientifici e horror. Romanzi nei quali di solito s'intrecciano vari piani temporali, passato, presente e futuro, che illuminano sul passato dell'umanità, grazie anche alla dotta competenza storica dell'autore, ma raccontano anche di una cupa storia futura, riflesso distorto dei mali del presente e della sensibilità di Evangelisti alle vicende dell'attualità.
Dopo aver realizzato altri otto romanzi dell'inquisitore, protagonista anche di racconti pubblicati in varie antologie, lo scrittore bolognese ha deciso ora di mettere un punto fermo alla vicende del suo fortunato personaggio, per dedicarsi ad altri progetti, come il terzo volume della trilogia piratesca inaugurata con Tortuga e proseguita poi con Veracruz, il cui titolo provvisorio è Cartagena.
La quarta di copertina. L’ultima avventura dell’inquisitore generale d’Aragona, il capitolo finale di un ciclo popolarissimo non solo in Italia.
Nel 1372 il nemico mortale di Nicolas Eymerich, Ramón de Tárrega, viene trovato impiccato nel convento di Barcellona in cui era stato detenuto per anni. Ma il suo cadavere scompare e Ramón – ebreo convertito, domenicano, negromante – viene poco dopo avvistato in Sicilia. Isola in cui si succedono fenomeni misteriosi. Da strani dischi luminosi apparsi in cielo scendono creature gigantesche, ferocissime, che si nutrono di carne umana, forse al servizio di una delle due fazioni baronali (i Latini e i Catalani) che da trent’anni si contendono la Trinacria.
L’intero equilibrio di poteri nel Mediterraneo rischia di essere compromesso. Eymerich deve ricorrere a ogni risorsa della sua intelligenza, e della sua lucida crudeltà, per sventare la minaccia e annientare il nemico.
È un Eymerich sulle prime più debole che in passato, timoroso di una morte imminente. Non sa che invece lo aspetta un destino totalmente diverso. Lo stesso che, quando era bambino, gli era stato sottilmente pronosticato dal suo maestro Dalmau Moner e da mille segnali inquietanti.
Ma cosa spiega i dischi luminosi e i giganti cannibali? Le leggende siciliane, oppure il ripugnante manuale di magia, il Liber Vaccae, di cui si serve Ramón? La Cabala giudaica? L’alchimia di Maria l’Ebrea? Forse la soluzione è nell’anno 3000, in cui la giovane schizofrenica Lilith scopre sulla Luna l’arma segreta che ha condotto l’umanità alla follia. E incontra, dove passato e futuro si intrecciano, il più ambiguo dei progenitori.
Il segreto originario riposa però a Napoli, a Castel dell’Ovo. Dove l’uovo, scoprirà Eymerich, è qualcosa di ben diverso da ciò che si credeva. Solo un lungo cammino iniziatico, costellato di prodigi, lo condurrà alla verità, e a un destino che trascende la morte.
Eymerich esce di scena, eppure rimane ben vivo e incombente. Anche sui tempi nostri.
L'autore. Valerio Evangelisti è nato a Bologna nel 1952. Dopo avere pubblicato volumi e saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, che ha vinto il premio Urania. Per Mondadori sono seguiti Le catene di Eymerich (1995), Il corpo e il sangue di Eymerich (1996), Il mistero dell' inquisitore Eymerich(1996), Cherudek (1997), Picatrix, la scala per l’inferno (1998), Magus. il romanzo di Nostradamus (tre volumi, 1999), Il castello di Eymerich (2001), Mater Terribilis (2002), La furia di Eymerich (fumetto illustrato da Francesco Mattioli, 2003), Antracite (2003), Noi saremo tutto (2004), Il collare di fuoco (2005), Il collare spezzato (2006), La luce di Orione (2007), Controinsurrezioni (2008, con Antonio Moresco), Tortuga (2008), Veracruz (2009).
Per Einaudi ha pubblicato Metallo urlante (1998) e Black Flag (2002). Le edizioni L’Ancora del Mediterraneo hanno fatto uscire tre sue raccolte di saggi critici, di cui l’ultima è Distruggere Alphaville (2006). È tradotto in una quindicina di lingue e ha vinto nel 1998 il Grand Prix de l'Imaginaire, nel 1999 il Prix Tour Eiffel e, nel 2000, il prestigioso Prix Italia per la fiction radiofonica. Ha un suo sito web: www.eymerich.com. È direttore editoriale della notissima webzine Carmilla: www.carmillaonline.com. Collabora con il quotidiano Il Manifesto e altre testate in tutto il mondo.
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