Il Buck Rogers del nuovo millennio, secondo la Cawley Entertainement Company, dovrà essere per forza una web serie che la piccola ed indipendente compagnia ha già cominciato a mettere in cantiere, tentando anche una raccolta di fondi per finanziare il primo episodio. Il Presidente, James Cawley, proprio alla fine dell’anno scorso ha ottimisticamente previsto le prime puntate per il 2010 ed una media di almeno venti episodi per gli anni successivi. Lo studio grafico della serie sarebbe già stato definito, così come il cast di attori: il giovanissimo attore Bobby Quinn Rice, che ha già lavorato con Cawley nell’amatoriale Star Trek: Phase II, è stato contattato per interpretare il protagonista, mentre Gil Gerard e Erin Gray (rispettivamente il Buck Rogers e la Wilma Deering degli anni ’80) interpreteranno i genitori di Buck. In una rilettura molto più aderente ai primi racconti ed al fumetto originale della storia, il giovane Anthony Rogers ritornerà a casa dopo una grave ferita ricevuta sul fronte della Grande Guerra ed invalido potrà accettare solo un lavoro come sorvegliante di una vecchia miniera. Credendo che la sua vita sia ormai finita, durante una giro di perlustrazione, sarà vittima dell’incidente che gli aprirà le porte del lontano futuro, con tanto di cintura gravitazionale, raggi disintegranti e navicelle spaziali a forma di razzo. Ambientazione fortemente retrò quindi ma con un pesante uso di effetti speciali e computer grafica che dovrebbero creare una miscela, almeno secondo l’opinione di James Cawley, altamente accattivante per il pubblico, strizzando l’occhio a pellicole cinematografiche sullo stile dello Sky Captain and The World of Tomorrow di Kerry Conran. Purtroppo però la mancanza di fondi, al contrario di quanto è successo per produzioni come Pioneer One, ha bloccato, per il momento, questo ambizioso progetto limitando il girato ad una bella sigla ed a un sentito dialogo fra il protagonista ed i genitori sulla necessità di partire per la guerra.
Il progetto cinematografico invece, sponsorizzato dalla Paradox Entertainement (conosciuta per la serie Spartacus) e previsto per le sale nel 2011 in 3D, può annoverare fra le sue fila solo un regista e due sceneggiatori, nemmeno eccezionali. E’ stato contattato, infatti, con l’incarico di regista Paul W.S. Anderson, un personaggio che è diventato famoso, o famigerato, sulla scia di opere come Mortal Combat, Resident Evil e Alien versus Predator. Un esperto di effetti speciali e di scene d’azione mozzafiato, ma con poco significato, Anderson si considera una vera autorità nella trasposizione per il cinema di soggetti fantascientifici o tratti da videogiochi. Secondo lui Buck Rogers sarebbe la base su cui ai giorni nostri sarebbero cresciute opere come Indiana Jones e la prima trilogia di Star Wars, un antenato da recuperare che potrebbe ancora insegnare molte cose ai suoi giovani rampolli tanto da superarli con disinvoltura. Sperando che le sue parole non siano lapidarie e che gli sceneggiatori riescano a contenerne gli slanci certamente il suo Buck Rogers sarà destinato a lasciar un segno, in un modo o nell’altro, nel mondo del cinema di fantascienza. Art Marcum e Matt Holloway, già impiegati sulla sceneggiatura di Iron Man, sono proprio gli scrittori chiamati a trasporre la vicenda per il grande schermo. Una storia di cui non si sa ancora nulla ma che ancora una volta, come per James Cawley, dovrebbe attenersi fedelmente al personaggio originale degli anni ’20 con tanto di miniera, misterioso gas con proprietà ibernanti, risveglio nel lontano futuro e pistole disintegranti, insomma quasi un buon videogioco.
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