Fin dai tempi di Mark Twain, con il celebre Un americano alla corte di re Artù, il viaggiatore disperso lontano da casa non solo sul piano spaziale ma anche su quello temporale ha attirato l’attenzione del pubblico e si è imposto piano piano come icona dell’immaginario collettivo. Esempi di viaggio avanti ed indietro nel tempo, in effetti, sono abbastanza comuni già dagli albori della mitologia occidentale ma associare il viaggio stesso ad elementi tecnologici è naturalmente una prerogativa degli ultimi due secoli. Philip Francis Nowlan, verso la fine degli anni ’20, decide di aggiungere un piccolo particolare alle vicende del protagonista del suo racconto, intitolato Armageddon 2419 A.D., mandandolo non solo in avanti nel tempo ma così in avanti da risvegliarlo in un mondo futuristico praticamente irriconoscibile. Anthony Rogers è un veterano della Grande Guerra impiegato come ispettore in una non ben definita American Radioactive Gas Corporation, durante una prospezione nei livelli inferiori di una miniera in Pennsylvania viene esposto ad un gas radioattivo che lo manterrà in animazione sospesa per ben 492 anni. Proiettato sul suolo degli Stati Uniti del futuro sarà destinato a cominciare la prima delle innumerevoli avventure che lo porteranno, ben in salute, fino ai giorni nostri. Nel 1928, infatti, Armageddon 2419 A.D. vedrà la pubblicazione sulle pagine di Amazing Stories e riscuoterà un successo così grande da richiedere un seguito per l’anno successivo, The Airlords of Han, in cui Rogers si vedrà impegnato a liberare gli Stati Uniti dal regime di oppressione degli Han, una stirpe di origine mongola che ha conquistato l’occidente.
Proprio nel 1929 vede la luce il fumetto che ha come oggetto la trasposizione diretta dell’ormai famoso racconto di Nowlan. John F. Dille, presidente del National Newspaper Service syndicate di Chicago, rimane profondamente intrigato dal personaggio e sposa l’idea di Nowlan di pubblicare, sui principali quotidiani americani, strisce a fumetti con le avventure dell’eroe del futuro. Lo stesso Nowlan si occuperà dei testi, mentre per i disegni verrà reclutato Dick Calkins, un illustratore con un passato da tenente pilota molto vicino a quello del personaggio che avrebbe disegnato. Nelle prime strisce a fumetti saranno riproposte abbastanza fedelmente le avventure di entrambi i racconti di Nowlan con solo una piccola ma significativa differenza da annoverare: il nome del protagonista, Anthony, viene cambiato in Buck, per richiamare quello del famoso attore di western Buck Jones, e sarà proprio questo il nome col quale il protagonista acquisterà fama in tutto il mondo.
La prima striscia a fumetti, dal titolo Buck Rogers in the 25th Century A.D., esce il 7 gennaio 1929 casualmente nello stesso identico giorno in cui sarà pubblicata la versione a fumetti di Tarzan, il celebre personaggio nato dall’immaginazione di Edgar Rice Burroughs, e da molti sarà considerato il primo vero fumetto di fantascienza della storia. La vicenda è ben conosciuta e ricalca quella dei racconti: Buck Rogers, non un semplice veterano ma questa volta un ex pilota, al termine della Prima Guerra Mondiale, viene impiegato come sorvegliante di una miniera abbandonata nei pressi di Pittsburgh.
Mentre si trova all’interno della miniera, con l’intenzione di esaminare alcuni strani fenomeni, un odore pungente nell’atmosfera e rocce che luccicano misteriosamente, avviene il crollo fatale che ne segnerà il destino; Buck viene preservato in uno stato di semi-ibernazione grazie a uno strano gas radioattivo, restando in una condizione di animazione sospesa per 500 anni, fino al 2429. La realtà che lo aspetta, al suo risveglio, è sconvolgente: i Mongoli Rossi, forse chiamati così per ricordare le orde della prima espansione mongola, sono emersi dal deserto del Gobi, hanno invaso subito Asia ed Europa, sono arrivati successivamente in America, grazie alle loro armi tecnologicamente avanzate come i terribili raggi di disintegrazione ed hanno, in poche ore, spazzato via le difese degli Stati Uniti. Sulle rovine delle città abbandonate i Mongoli hanno poi costruito nuovi insediamenti dominando tutto il territorio dalle loro cittadelle volanti.
Gli americani superstiti sono fuggiti nelle zone più selvagge ed impervie formando gruppi di resistenza pronti ad organizzarsi per combattere l’invasore. La situazione del 2429 viene spiegata al protagonista ed al lettore da Wilma Deering, uno dei personaggi cardine sia dei racconti che della striscia a fumetti, giovane donna americana e membro di un gruppo di superstiti, che il nostro eroe salva da un’aggressione immediatamente dopo il risveglio. Wilma, destinata a diventare presto la fidanzata di Buck nonché compagna di innumerevoli avventure, porta lo spaesato aviatore con se verso il più vicino gruppo della resistenza, al quale lei appartiene. Dopo aver dimostrato la verità sulla sua storia ai diffidenti leaders dei ribelli, sottoponendosi ad un test elettro-ipnotico, Rogers verrà ammesso nel movimento che arriverà a capeggiare da lì a breve iniziando una lunga quanto spettacolare lotta contro l’invasore.
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