Da Bollywood, la capitale indiana del cinema che fa concorrenza alla californiana Hollywood, siamo ormai abituati a ricevere di tutto. Film popolari, dal giallo alla commedia, interpretati alla luce della sensibilità di quel paese dalle mille facce e forse futura potenza economica. Naturalmente dall'India arrivano anche opere di spessore, basti pensare ai film di Mira Nair. L'essenza del cinema indiano è però composta da un canovaccio classico: due protagonisti, giovane e bella lei, aitante e sfortunato lui; una bella storia d'amore contrastata; il cattivo di turno che più cattivo non si può; un po' d'azione che conduce invariabilmente al lieto fine. E soprattutto tanta, tanta musica e danze, perché l'interpretazione indiana del cinema popolare è sostanzialmente fatta di musical, quasi senza pause.
Anche la fantascienza non sfugge alla regola. E dopo i vari tentativi degli anni passati (dalle parodie dei supereroi a quelle dei film più famosi), Bollywood ora ci riprova. Il primo ottobre infatti esce in contemporanea in India e negli USA Endhiran, (Robot in lingua hindi, Robo in dialetto telegu), film fantascientifico ad alto budget che si diverte a giocare con il mito dei robot semi-asimoviani, nella libera interpretazione e con molti riferimenti non tanto alla letteratura di Isaac Asimov ma alla versione cinematografica di Io, Robot diretta da Alex Proyas e recitata da Will Smith. Come sempre esiste un trailer per Endhiran, che in questo caso consiste nell'assemblaggio di trailer di varie lunghezze, e che qui vi proponiamo.
La trama è presto raccontata: il geniale scienziato Vasigaran costruisce il robot umanoide Chitti, in grado di combattere, nuotare, resistere al fuoco, ballare e cantare (siamo in India, no?). Chitti però non capisce le emozioni umane e allora lo scienziato lo programma con un simulatore emozionale. Ma per qualche difetto dei circuiti positronici Chitti smette di simulare e inizia davvero a provare emozioni, finendo così per innamorarsi della bella Sana. Ovviamente il cattivo di turno cercherà di contrastare la storia d'amore e soprattutto di impossessarsi di Chitti per conoscerne il segreto e replicarlo in un esercito robotico, con cui è intenzionato a conquistare il potere. Non faremo spoiler sul finale, anche perché non ce n'è bisogno.
Della regia si è occupato il veterano S.Shankar, che ha anche scritto la sceneggiatura tratta da un'idea dello scrittore tamil Sujatha. Nel doppio ruolo del robot Chitto e di Vasigaran si è calato Rajnikanth, una delle superstar del cinema indiano con quasi duecento film all'attivo, mentre Sana è interpretata da Aishwarya Rai, che si è vista anche a occidente in film come L'ultima legione e La pantera rosa 2. Endhiran (o Enthiran, a seconda della pronuncia) è stato in lavorazione per ben due anni ed è stato uno dei pochi a uscire dall'India per sfruttare set in altri paesi, a partire dalla catena montuosa del Macchu Picchu, in Perù, per spostarsi poi in Brasile, Stati Uniti e Austria. Molto importante è stato anche il lavoro di post produzione digitale che si è aggiunto a quello tradizionale, dato che ogni film indiano viene ridoppiato a uso interno nelle varie lingue usate nel paese (tamil, hindi, telegu).
E proprio l'esistenza di diverse versioni ha posto Endhiran al centro di una controversia legale per l'accaparramento della versione telegu tra diverse società, e che ne hanno ritardato l'uscita. Senza contare l'accusa di plagio lanciata dallo scrittore Vijayarke, riferita al suo romanzo del 2002 Man Robot. Nonostante i ritardi il film è finalmente pronto per l'uscita nelle sale e secondo le notizie avrebbe già stabilito un record: i biglietti in prevendita per la prima settimana di tutte e tre le versioni sono andati esauriti nel giro di dieci minuti! Difficile crederci, ma va detto che in India il cinema è una cosa seria. Non resta che gustarsi il trailer: pazzo, coloratissimo, a tratti demenziale e al limite dell'assurdo, pieno di danze e di canzoni. È Bollywood, bellezza.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID