Fazi Editore ha pubblicato il romanzo I falsificatori (Les falsificateurs, 2007) di Antoine Bello, autore già conosciuto in Italia per Elogio del pezzo mancante (Bompiani – 2000). Bello ci propone un romanzo inquietante che trascina il lettore in un mondo a metà fra quello immaginato da George Orwell e quelli del grande Philip K. Dick con un pizzico di Borges. Insieme al sequel (che sarà presto pubblicato, sempre da Fazi, con il titolo Gli illuminati), I falsificatori ha riscosso in Francia un notevole successo vendendo oltre centomila copie.
Il protagonista, Sliv, ha appena terminato gli studi laureandosi in geografia presso l’università di Reykjavik. È alla ricerca di un lavoro e proprio quando sta per accettarne uno poco interessante, mal pagato e in un luogo sperduto, risponde a un annuncio all’apparenza interessante. Nel volgere di pochissimi giorni viene assunto in una grande società di studi ambientali con mansioni di responsabilità, ottima paga e luogo di lavoro a Reykjavik. La società però nasconde molto bene il fatto di essere un'organizzazione segreta internazionale che si chiama CFR, cioè Consorzio per la Falsificazione della Realtà. Non si sa da quanti secoli questo "consorzio" operi, nessuno sospetta la sua esistenza e i suoi obiettivi sono addirittura ignoti ai singoli membri. Il suo scopo è quello di "creare realtà". Il protagonista scoprirà che molti punti fondamentali della storia sono stati creati ad arte: Cristoforo Colombo non ha mai scoperto l’America, i russi non hanno mai lanciato nello spazio la cagnetta Laika e così via. Ma perché tutto questo? Seguendo le avventure di Sliv si arriverà (forse) alla verità.
L’autore. Antoine Bello è nato nel 1970 a Boston. Cresciuto in Francia, a diciassette anni ha iniziato a frequentare il Politecnico per laurearsi poi a Harvard. Cofondatore della multinazionale Ubiqus (40 milioni di euro come giro d'affari nel 2006), nel 2007 ha creato il sito internet Rankopedia (rankopedia.com), che stila classifiche su tutti i soggetti immaginabili. Nel 2007 ha pubblicamente sostenuto la candidatura di Sarkozy. Vive dal 2002 a New York con la moglie e quattro figli. Tra le opere precedenti, la raccolta di racconti Les Funamboles (Gallimard, 1996), vincitore del Prix littéraire de la Vocation Marcel Bleustein-Blanchet, e Elogio del pezzo mancante (Bompiani, 2000).
La quarta di copertina. Questa è la storia di un'organizzazione segreta internazionale, il Consorzio per la Falsificazione della Realtà, che da tempo immemore, senza che nessuno ne abbia mai sospettato l’esistenza, reinventa il reale per fini e moventi ignoti ai suoi stessi membri.
Questa è la storia di cosa si nasconde dietro ad alcuni degli eventi che hanno costituito le fondamenta stesse del nostro tempo: di Laika, la cagnetta lanciata nello spazio che non è mai esistita; di Cristoforo Colombo, che non hai mai scoperto l'America; dei "presunti" archivi della Stasi e di molto altro ancora.
Questa è la storia di un gruppo di infiltrati geniali che, giorno dopo giorno, hanno stabilito le coordinate della tua vita, i tuoi punti di riferimento, le tue idiosincrasie, le tue certezze. Perché la tua realtà, così come la realtà di chi ti ha preceduto, è opera loro. Ed è la storia di un giovane uomo, ingaggiato dal CFR, che tenta di comprendere per chi o per cosa lavori davvero. Narrazione vertiginosa e paranoica al contempo, opera d'avventura, di spionaggio e d'attualità.
Antoine Bello, I falsificatori (Les falsificateurs, 2007)
Traduzione Lisa Crea, Fazi Editore, fuori collana, pagg. 526, euro 19,50
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