Delos 16: Fancon '96
fancon FAQ
Svelati i misteri di Italcon '96
...ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sulla manifestazione di Courmayeur e non avete mai osato chiedere...
Chiusesi le porte, spentesi le luci, cala il sipario su Italcon '96, l'annuale manifestazione degli appassionati di fantascienza italiana. Di questi travolgenti, rutilanti tre giorni, resteranno i ricordi, e soprattutto gli interrogativi su alcuni straordinari e misteriosi avvenimenti accaduti nei luoghi del raduno.Per chi c'era e per gli assenti, tenteremo una spiegazione logica e credibile che risolva questi inquietanti interrogativi, benché sia difficile riportare alla sfera del razionale un avvenimento come la Italcon, che per la sua stessa natura si pone ai confini della realtà ed oltre.
Di seguito, le domande più gravi ed angoscianti.
Vittorio Curtoni è uno o trino?
Nei giorni del convegno, più di un partecipante ha notato come Curtoni presenziasse
TUTTE le conferenze, anche quelle che si tenevano contemporaneamente nelle varie sale del Centro
Congressi.. Come se non bastasse, era possibile allo stesso tempo vedere Curtoni in tutti i
locali ed i bar di Courmayeur, quasi sempre in compagnia di bionde ed appariscenti giovani
valdostane. Ci si imbatteva in Curtoni ovunque si andasse; Curtoni a piedi, Curtoni in macchina,
Curtoni a cavallo... Rai3 Val d'Aosta aveva sostituito il monoscopio con la faccia rubiconda
del barbuto scrittore.
Esiste comunque una spiegazione razionale a questa Curtoni-overdose: in realtà
erano presenti a Courmayeur i quattro fratelli Curtoni, ovvero Vittorio Curtoni, Littorio Curtoni,
Pittorio Curtoni e Citterio Curtoni. Come molti sospettano, ma non tutti sanno con certezza,
i Curtoni Bros. sono in realtà frutto di un raccapricciante esperimento genetico di
clonazione, opera del perfido e geniale dottor Mabuse, di cui vi risparmiamo i più orridi
particolari, ma i cui risultati sono impietosamente sotto gli occhi di tutti.
Come ha fatto la redazione di Delos a fare man bassa dei premi assegnati?
Il concorso letterario "Courmayeur" ha visto un domino assoluto dei membri della redazione di
Delos: Silvio Sosio si è aggiudicato il primo premio, Luigi Pachì il terzo,
Franco Forte il quinto. Se a questo aggiungiamo che Francesco Grasso si è piazzato tra
i segnalati e che Franco Clun ha vinto il Premio Italia, il quadro si fa veramente scandaloso.
Si tratta evidentemente di una combine: del resto, gli exit-poll di Gianni Pilo
[l'ex curatore delle collane Fanucci, ora alla "Compagnia del Fantastico" Newton-Compton, N.d.R.] davano un
risultato ben diverso. Da Arcore, Silvio Berlusconi fa sapere che "i conti non gli tornano", e
minaccia ricorsi al TAR. [Nella foto, Pachì e Sosio]
Chi era la misteriosa cantante della prima serata? Ed in che lingua si esibiva?
Lo spettacolo di Giovedì sera consisteva nella pubblica lettura di alcuni "classici" di SF (opere di Sheckley, Del Rey, Ballard), intervallati dall'esibizione canora di un misteriosa e fascinosa artista, in una lingua che nessuno (o quasi) ha riconosciuto. Sciogliamo in questa sede l'enigma: si trattava, ovviamente, della famosa soprano russa Irina Skassalkazaja, ma le arie da lei gorgheggiate non erano nella lingua di Tolstoj e di Puskin, bensì in autentico klingoniano del venticinquesimo secolo (un chiaro omaggio agli appassionati della saga di Star Trek).
Cos'è il "Chew-9"?
Durante la manifestazione, Franco Forte ha presentato (in immancabile compagnia di Vittorio Curtoni, vedi prima domanda) la sua antologia "Chew-9", pubblicatagli da Keltia Editrice. I racconti dell'antologia in questione vertono sul Chew-9, una droga futuribile dalle proprietà strabilianti. Grazie al Chew-9, infatti, un uomo comune può acquistare poteri straordinari; grazie al Chew-9, un cieco può riacquistare la vista, un paralitico può camminare, un muto può parlare, un nano proprietario di reti televisive può diventare Presidente del Consiglio. I maligni insinuano che, ancora grazie al Chew-9, uno scrittore mediocre possa riuscire a farsi pubblicare su ogni edizione cartacea conosciuta, comprese le Pagine Gialle e la Guida Michelin. Noi, ovviamente, non diamo credito a tali basse provocazioni: bravo Franco, continua così.
Cos'è l'Elettrognostica?
Dopo il rutilante successo della "Dianetica" di Ron Hubbard, un altro scrittore di fantascienza
ha deciso di fondare un setta religiosa. Si tratta di Cristiano Calligaro, primo profeta della
"Elettrognostica". In breve, secondo la dottrina di questo nuovo culto misterico, all'inizio dei
tempi Dio creò l'elettrone a sua immagine e somiglianza, impose le sue mani e disse:
- NON AVRAI ALTRA PARTICELLA ALL'INFUORI DI ME!
Calligaro, presentatosi a Courmayeur vestito da santone, racconta come abbia
ricevuto la rivelazione divina un giorno in cui aveva infilato le dita nella presa a 220V: una
vera "folgorazione", non c'è dubbio. Appena fuori dal Centro Congressi ove si svolge
la Convention, Calligaro predica la nuova dottrina, ed accoglie benevolo le prime conversioni.
Tra i nuovi adepti, Franco Ricciardiello e Roberto Sturm, che vengono battezzati con la
massima solennità alla sacra fonte di Piazzale MontBlanc.
Calligaro, al fine di elevarsi spiritualmente al di sopra delle miserie umane, raccomanda ai fedeli
ed ai simpatizzanti di destinare l'otto per mille della dichiarazione dei redditi alla Chiesa
Universale per l'Elettrognostica. I presenti ribattono proponendo una toccante crocifissione.
[Nella foto, Cristiano Calligaro]
Come l'universo, anche Silvio Sosio è in espansione?
Il mistero più inquietante riguarda il giro-vita di Silvio Sosio: il primo giorno di Convention essa appariva ancora nella norma (non da asceta, comunque accettabile). Ma già il secondo giorno essa aveva raddoppiato le sue dimensioni, ed il terzo giorno il sopracitato Sosio aveva seri problemi a varcare la soglia del Centro Congressi. Un simile fenomeno chimico-organico sbalordiva tutti i presenti, che già ipotizzavano maligni influssi astrali, deleterie conseguenze delle radiazioni di Chernobyl, tragici effetti del virus della mucca pazza... Bastava però assistere ai pranzi di Sosio nei ristoranti di Courmayeur per rendersi conto della prosaica verità. Oltre alle impressionanti quantità di cibo che il nostro pretendeva venisse servito nei suoi piatti, egli riusciva a divorare anche le portate di Luigi Pachì. Questi, difatti, detesta il formaggio (pietanza adorata dai valdostani), e il primo giorno commette l'incredibile errore di raccomandarsi ai camerieri affinché tolgano il suddetto formaggio dai suoi piatti. Come conseguenza di questa raccomandazione, ovviamente, Pachì si ritrova formaggio ovunque, persino nel caffè. Egli è perciò costretto al digiuno, e Sosio ne approfitta per vuotare anche i suoi piatti.
Sarà mai possibile una Italcon senza la pioggia?
Anche quest'anno, non smentendo la tradizione, il convegno di Courmayeur si è svolto
con lo sfavore della meterologia: una cappa plumbea ha avvolto la cittadina valdostana, restando
di sentinella sino al termine della manifestazione. E' questo l'unico mistero per cui non siamo
in grado di trovare una spiegazione logica. Sembra proprio che, a fianco della fantozziana
"nuvola dell'impiegato", esista una particolare formazione cumuliforme ormai da battezzare
"nuvola dell'appassionato di fantascienza"... Alle Convention piove per definizione, per legge
e per statuto.
Ma in fondo non importa, è veramente un piccolo prezzo da pagare per la nostra e vostra
comune passione. Alle Convention ci si lascia come i protagonisti di Blade Runner, con le
lacrime che si perdono nella pioggia, in attesa di ritrovarsi l'anno successivo, tutti insieme,
ancora sotto l'eterno, infinito, tradizionale, caro acquazzone di famiglia.
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