I am number four è il nuovo caso editoriale americano nel settore della letteratura per ragazzi, tanto che c'è già chi lo definisce l'anti Twilight, anche se in chiave fantascientifica. Il romanzo, primo di un ciclo di sei, è uscito negli USA solo all'inizio di agosto (in Italia arriverà probabilmente il prossimo anno), ed è uno dei casi in cui la stesura di un romanzo si è accompagnata alla lavorazione del film, prodotto da due grossi calibri quali Steven Spielberg e Michael Bay. Il film debutterà nelle sale americane il prossimo febbraio. Dopo un primo teaser presentato alla recente Comic Con, è uscito ora il primo trailer ufficiale, che qui vi proponiamo.
Il romanzo I am number four, come detto primo di un ciclo, è stato scritto da un signore dal curioso nome di Pittacus Lore, pseudonimo dietro cui si nasconde la coppia di scrittori americani Jobie Hughes e James Fray; esordiente il primo, tre romanzi all'attivo per il secondo e appartenenti al genere cosiddetto semi-fictional, tecnica di scrittura che mescola fatti reali e autobiografici a episodi inventati. Ecco il background del libro: nove adolescenti alieni dalle sembianze umane si rifugiano sulla Terra dopo che il loro pianeta, Lorien, è stato distrutto dalla razza dei Mogadorian. Ogni ragazzino è individuato da un numero ed è affidato alle cure di un guardiano, che lo aiuta a padroneggiare i poteri che svilupperà nel passaggio all'età adulta. Ma i Mogadoriani scovano i ragazzi anche sul nostro pianeta e iniziano a ucciderli, seguendo forzatamente l'ordine numerico. Il romanzo racconta le vicende di John, il Numero Quattro, che dopo l'omicidio dei primi tre si rifugia in una cittadina sperduta nell'Ohio. Qui frequentando il liceo conosce la fotografa Sarah, di cui ovviamente si innamora, dovendo quindi salvare lei e sé stesso dai sicari alieni incaricati di assassinarlo.
Il ciclo è stato concepito come una risposta alla saga creata da Stephanie Meyer, e con l'intento neanche troppo nascosto di contenderle il primato nella notorietà e nel cuore soprattutto delle ragazzine. Detto fatto, mentre il romanzo si stava ancora perfezionando il film entrava in produzione, con il rispettabile budget di circa sessanta milioni di dollari. Il compito di adattare il libro per il grande schermo è toccato ad Alfred Gough e Miles Millar (insieme per la serie televisiva Timecop, Spider-Man 2, Smallville), mentre la regia è di D.J. Caruso (Dark Angel, Smallville, Disturbia, Eagle Eye). Alex Pettyfer, il quasi irriconoscibile ragazzino di Stormbreaker, è Numero Quattro, mentre Dianna Agron (Heroes, Numb3rs, Glee) è Sarah. Completano il cast Timothy Olyphant (Hitman - L'assassino, La città verrà distrutta all'alba) nei panni del guardiano Henri, Kevin Durand (X-Men le origini - Wolverine, Lost) come il cattivissimo alieno Commander e Teresa Palmer (L'apprendista stregone) che sarà Numero Sei.
Come detto si tratta sostanzialmente di una storia d'amore giovanile di ambientazione fantascientifica, e i protagonisti ne sono ben consapevoli anche se ci tengono a prendere le distanze da Twilight. Ha dichiarato infatti il regista Caruso: "Sicuramente è una storia young romance [...] ma è anche interessante. C'è moltissima azione. Io sono appassionato di fantascienza e dopo il realismo di Eagle Eye ho avuto la possibilità di girare un buon film fantascientifico, dove i protagonisti usano poteri mentali per scagliare gli oggetti o saltare sul tetto di una casa". Forse il concetto di Caruso di "buon film fantascientifico" andrebbe un attimo rivisto; nel frattempo ognuno può visionare il trailer, e farsi da sé un'idea in proposito.
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