Novanta è un numero che nella smorfia indica la paura, ma nel nostro caso indica che la collana Urania Collezione ha superato una fase iniziale che a suo tempo apparve un poco stentata, anche per il disorientamento dei lettori che possono non gradire i cambiamenti. In quel frangente la chiusura della collana dei classici avvenuta nel dicembre del 2002 con il numero 309, fece sì che molti lettori non acquistarono i primi numeri (che ora hanno raggiunto alte quotazioni sul mercato dei collezionisti).

Il volume di questo mese è dello scrittore Raymond F. Jones ed è intitolato La fine del silenzio (Renaissance, 1944). Fu pubblicato per la prima volta nella famosa collana La Bussola nel lontano 1966. Solo nel 1978 ebbe una ristampa negli Oscar e infine, dopo un lungo silenzio, venne pubblicato nuovamente nel 2002 dalla Editrice Nord nel numero 195 dell'ormai agonizzante collana Cosmo Oro, che avrebbe chiuso di lì a poco (nel 2003 con il numero 202).

Precisiamo che il volume riportava in copertina l’altro titolo con cui era conosciuto il romanzo: L’uomo dei due mondi (Man of Two Worlds). Ne riportiamo la “quarta”: "Dopo mille 'tara' la civiltà dei Ricercatori di Kronweld stava morendo. Nessuno, dopo il leggendario Igon, aveva osato sfidare i misteri della 'Landa dei Mille Fuochi' che tingeva di fiamme violette il cielo notturno della città, né aveva cercato di penetrare il mistero della vita nella selvaggia Landa Oscura. Ma Ketan, sfidando ogni falsità della 'Karildex', la perfetta macchina che integrava la volontà di tutti i cittadini di Kronweld, aveva deciso di opporsi al Consiglio dei Ricercatori. Voleva scoprire per quale motivo più nessuno nasceva sul pianeta, e tutte le nuove creature umane uscivano già mature dall'inaccessibile 'Tempio della Nascita', situato sull'orlo del Confine che si ergeva come una muraglia di tenebre, e che era regno esclusivo delle Signore, sin dai tempi della 'Prima Donna'. E a questo lo spingeva una visione che l'aveva ossessionato da sempre: l'immagine di un deserto pieno di onde di sabbia bianca e scarlatta, in mezzo al quale c'era un maestoso edificio solitario dal quale una voce chiamava".

L’autore. Raymond F. Jones (1915-1994) è autore di molti classici della SF: oltre a La fine del silenzio (Renaissance, scritto per la rivista Astounding nel 1944 e pubblicato in volume nel ’51), Il signore dell’universo (The Alien,1951), Il cittadino dello spazio (This Island Earth, 1952) da cui è stato tratto il film omonimo; Il popolo segreto (The Secret People, 1956), I cervelli cibernetici (The Cybernetic Brains, 1956-62) e L’incubo dei Syn (Syn, 1969).

La quarta di copertina. Un deserto di sabbia bianca e scarlatta, in mezzo al quale si innalza un maestoso pinnacolo…

È questa la visione ossessionante di Ketan il ribelle, deciso a opporsi al Consiglio dei Ricercatori e a scoprire la verità sulla sorte della propria razza, misteriosamente custodita oltre la Landa dei Mille Fuochi. Per quale motivo nessun bambino vede più la luce a Kronweld? Perché i nuovi nati escono già maturi dal Tempio situato sul confine? Da queste domande dipende la sopravvivenza dell’intera specie.

Raymond F. Jones, La fine del silenzio (Renaissance - Man of Two Worlds)

Traduzione Ugo Malaguti, Mondadori, collana Urania collezione 90, pagg. 394, euro 5,50