Le automobili passavano rombando forte sul ponte dietro di lui, dal quale un angelo reggicartiglio s’affannava inutilmente a far notare quel cartello sbiadito dal tempo.In costruzione. Pericolo.
- Io so, - si disse, - che l’unica cosa che ci tiene assieme è la realtà, il fluire degli eventi. Ci costruiamo noi stessi il rapporto con le altre cose. IO ho creato la ruota, l’omone, la donna giovane e quella vecchia, il corvo, la spiaggia, il mare. Io posso annullarli.
Gli altri lo guardarono ridendo. Adesso se ne sta da solo, con il viso affondato nella sabbia, mentre davanti a lui la ruota proietta le sue ombre su quel tappeto dorato.
Il pilastro d’acciaio gli grava sul ventre. Sente un dolore enorme formarsi alla testa, penetrargli dentro fino alle sue ultime fibre. L’angelo reggicartiglio lo avverte.
- Basta! - gridò. - Cementatemi in una realtà! Per pietà.
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