Una settimana fa abbiamo parlato di The Control Master, corto surreale che si è imposto all'ultima edizione del SF+F Short Film Festival, organizzato in collaborazione con il Science Fiction Museum di Seattle. Dalla stessa manifestazione è uscito anche un altro corto, Charlie Thistle, che invece si è portato a casa il premio del pubblico.
Si racconta la storia di un grigio funzionario del Dipartimento della Normalità (si sentono echi di 1984...), che - una volta promosso a Segretario del Cambiamento con l'implicito mandato di non cambiare nulla - si lascia invece andare alla speranza e inizia a cambiare tutto. Introducendo per esempio i colori nel mondo.
Dieci minuti di girato, ambientazione retrò, pochi effetti speciali, tanta creatività. E un tocco leggero, quasi poetico. Sono questi gli ingredienti che probabilmente hanno portato il giovane americano Bragi Schut Jr. a distinguersi dalla massa. Il suo corto è stato in effetti un trampolino di lancio che l'ha avvicinato alle grandi case di produzione: si sono appena concluse ad esempio le riprese di Season of the Witch di Atlas Entertainment (Three Kings, Scooby Doo, The International), avventura ambientata nel medioevo con Nicholas Cage e basata proprio sulla scenografia di Schut Jr., il quale ora sta lavorando sul lungometraggio basato su Gatchaman, che gli appassionati ricorderanno come uno dei primi anime d'azione anni Settanta, che dal Giappone ha fatto il giro del mondo.
Interessante anche l'humus su cui è cresciuto il progetto. Prima di approdare al festival di Seattle, Charlie Thistle ha vinto il Premio Doorpost Film Project, una community americana che si esprime attraverso un portale dove sono ospitati molte prime opere di aspiranti sceneggiatori e registi come Bragi Schut Jr. Il link è nelle Risorse in rete.
Purtroppo l'embedding di questo corto presenta qualche problema tecnico; vi proponiamo il trailer e vi rimandiamo al sito originale per la visione del film.
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