The Prisoner è certamente una delle serie fantastiche degli Anni Settanta che maggiormente si sono impresse nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di vederla. L'enigmatico Numero 2 e l'ancora più enigmatico Numero 6, il villaggio, i palloni bianchi che danno la caccia ai fuggitivi, l'"orange alert", il grido disperato "I'm not a number, I'm a free man!".

L'anno scorso l'emittente americana AMC ha prodotto una miniserie dallo stesso titolo, che forse più che chiamare "remake" potrebbe essere chiamata "omaggio" alla serie originale.

Due ottimi attori, Jim Caviezel (La passione di Cristo) e soprattutto un grande Ian McKellen, scenografie africane, una storia che ricalca quella originale ma non ha paura di andare in una direzione diversa, dando alla fine una soluzione originale.

Brevemente la trama: Michael, un newyorkese dimessosi dal lavoro che si ritrova improvvisamente e senza sapere come e perché in una cittadina ai confini del deserto, chiamata Il Villaggio. Il luogo è surreale: il cielo è blu e tutto è in ordine, ma le persone sono identificate con dei numeri invece che con dei nomi propri, e non hanno nessuna memoria della loro vita precedente, ogni angolo sembra nascondere un mistero. Su tutto vigila Due, un anziano che sembra voler aiutare Sei (così viene chiamato ora Michael), ma che in realtà è l’inflessibile carceriere di quella che si rivela una vera e propria prigione.

A partire dal 22 luglio la miniserie andrà in onda ogni giovedì alle ore 23:00.

Qui la nostra recensione.

The Prisoner 2009

The Prisoner 2009

Articolo di Angelo Rossi Lunedì, 23 novembre 2009

La nuova versione del Prigioniero soddisfa i vecchi fan solo con una grande palla bianca e un Villaggio, per il resto viaggia su binari propri immergendo lo spettatore in un viaggio angoscioso che premia solo i più testardi alla fine.

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