L’autore madrileno Javier Azpeitia si è posto una domanda molto particolare: cosa fare se un giorno ci accadesse di svegliarci senza alcun ricordo in un corpo che in qualche modo sappiamo non essere il nostro? La risposta sta nel romanzo Anime e corpi (Nadie me mata, 2007).
Quello del risveglio di un individuo in un corpo estraneo e senza ricordi è un tema che nel campo della narrativa di fantascienza è stato esplorato in vari romanzi e da vari autori (A.E. van Vogt, per fare un esempio). L’intento dell’autore è stato quello di scrivere un thriller, ma l’argomento trattato è così insolito che lo possiamo far rientrare nella fantascienza.
Il protagonista è un uomo la cui anima si incarna ogni giorno in un corpo diverso e sempre a lui estraneo, ma tutte le persone sono in qualche modo coinvolte in uno stesso evento: un delitto di cui ogni volta si verrà a conoscerne un tratto, cioè chi è l’assassino, l’arma che verrà usata, quando avverrà e persino l’ora. Però una cosa non riesce a sapere: chi è la vittima.
In questo suo migrare da un corpo all’altro, sempre alla ricerca della sua vera identità, il protagonista cercherà in tutti modi di impedire che il delitto venga compiuto. Come riconosce lo stesso autore, questo è il suo romanzo “più personale” in quanto ambientato in un quartiere di Madrid chiamato La Latina, dove lui è nato e cresciuto.
L’autore. Javier Azpeitia è nato a Madrid nel 1962. In Spagna ha pubblicato quattro romanzi: Mesalina (1989), Quevedo (1990), Hipnos (1996, vincitore del Premio Hammett, da cui è stato tratto un film diretto da David Carreras) e Ariadna en Naxos (2002). Inoltre ha curato un’antologia tematica di poesie di Góngora, Lope de Vega e Quevedo (Poesía barroca, 1996), un’edizione di La vida es Sueño (1997) e un’antologia del Flos Sanctorum di Pedro de Ribadeneyra (Vidas de santos, 2000). Le sue opere sono state tradotte in francese, greco e russo.
La quarta di copertina. In un momento indeterminato (nel maggio 2007, in realtà), in una Madrid sventrata da lavori stradali che sembra ormai rassegnata agli attacchi terroristici e con gli abitanti in preda al panico per l’influenza aviaria, il protagonista di questa storia vaga di corpo in corpo cercando di scoprire la propria identità, cercando di non innamorarsi di una donna dalla quale tutti i suoi vari corpi sono attratti, cercando di vedere un film in cui, sorprendentemente, si trova la chiave di quello che gli sta succedendo, e cercando di evitare che si compia un delitto di cui è stato testimone e di cui conosce quasi tutto: l’assassino, l’arma omicida, il giorno e l’ora. Tutto, tranne la vittima.
Javier Azpeitia, Anime e corpi (Nadie me mata, 2007)
Traduzione Gina Maneri, Alacran Edizioni, collana Le Storie, pagg. 187, euro 18,00
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