Il costo di ogni episodio della prima serie di Doctor Who era al di sopra degli standard dell’epoca. Ogni set era unico, veniva ricreato per dare corpo a strani e magici mondi. Proprio la sua struttura narrativa, il viaggio in varie epoche del passato e del futuro e su altri pianeti, rendeva necessario cambiare scenografie ad ogni episodio e anche per questo venne utilizzato il nastro magnetico per le riprese al posto della “classica” pellicola. Un espediente tecnico che permise di girare senza troppe interruzioni e stacchi, permettendo anche la trasformazione in “diretta” di mostri e bizzarre creature, ma anche di “risparmiare” sul costo di ogni singolo episodio.A dare un volto al Dottore sul piccolo schermo sono stati vari attori, tutti protagonisti di serie mai giunte in Italia.
A interpretare per primo il “dottore del tempo” fu dal 1963 al 1966 l’attore William Hartnell dall’aspetto poco rassicurante: un vecchietto dai capelli lunghi e bianchi e sguardo arguto e penetrante; seguì Patrick Troughton (dal ’66 al ’69), caschetto nero e aria buffa. Si ritorna ai capelli bianchi con l’attore Jon Pertwee nei panni del dottore dal 1970 al 1974. Tom Baker ha interpretato il nostro eroe per il periodo più lungo: dal 1974 al 1981, ed è stato anche l’unico “trasmesso” anche in Italia. Aveva un folta capigliatura (stile Angelo Branduardi), un cappello e una lunga sciarpa a righe. Ci sono stati poi il Dottore numero 5, interpretato da Peter Davison (1981-84); quello numero 6, Colin Baker (dall’84 all’86);
Poi, il rilancio alla grande della serie, diciamolo pure, nel Terzo Millennio, con il nono Dottore interpretato da Christopher Eccleston (2005). Dal 2005 al 2010, il decimo dottore ha avuto il volto di David Tennant che ha definitivamente rilanciato serie e personaggio, fino all’undicesimo Dottore: Matt Smith (2010).
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