Il topos del viaggio nel tempo è un classico della narrativa fantastica, a cominciare dal romanzo La macchina del tempo (1895) dello scrittore inglese Herbert George Wells. Ma già altri si erano in qualche modo cimentati con questo affascinante tema: dal Charles Dickens, autore del noto Cantico di Natale (1843), dove il protagonista osserva il suo passato e il suo presente, al Mark Twain di Un americano alla corte di Re Artù (1889). Del resto, la possibilità di viaggiare nella Quarta Dimensione, di poter “tornare indietro” per correggere i propri errori o poter assistere in diretta ai grandi eventi della Storia, costituisce un sogno dell’uomo fin da quando ha raggiunto l’età senziente. La letteratura di fantascienza ha poi dilatato questo concetto in numerosi racconti e romanzi: da Clifford Simak a Jack Williamson, da Robert Heinlein a Brian Aldiss, fino a Philip K. Dick.
I “Crononauti”, così sono chiamati coloro che viaggiano nel tempo, scrutano nelle pieghe del Passato o del Futuro per i motivi più svariati: alterare la storia per conquistare il mondo, impedire un accadimento personale, fare del semplice “turismo archeologico”. Ma come si viaggia nel tempo? I sistemi sono tanti. Il più classico è quello di costruirsi una macchina apposita: è ciò che fa il protagonista del romanzo di Wells. Ma si può anche farlo attraverso un astronave che si muova alla velocità della luce: un piccolo viaggio di qualche mese equivarrebbe a secoli per chi è rimasto sulla Terra. Provare per credere e se non ne si è convinti chiedere delucidazioni al dottor Albert Einstein. Altro modo per viaggiare, nel futuro, è quello di ibernarsi per risvegliarsi più avanti negli anni, ma anche una anomalia spazio-temporale può servire allo scopo. Insomma il grande circo della science fiction non ha trascurato alcunché per viaggiare tra un secolo e l’altro.
Il cinema non ha tardato a impadronirsi delle storie tratte da quest’idea. La macchina del tempo di Wells ha avuto una bella trasposizione cinematografica grazie a George Pal che nel 1960 realizza L’uomo che visse nel futuro, con Rod Taylor e Yvette Mimieux. Lo stesso Wells è poi il protagonista nel film L’uomo venuto dall’impossibile (1979) di Nicolas Meyer, dove lo scrittore, partito all’inseguimento di Jack lo Squartatore, scopre che il futuro dell’uomo – il nostro tempo – è fatto di caos e violenza ma anche di alcune delle “conquiste sociali” da lui auspicate. Il Pianeta delle scimmie (1968) di Franklin J. Shaffner, tratto dal romanzo di Pierre Boulle, ci presenta un futuro dominato dalle scimmie, dove gli uomini sono ridotti a poco più di animali domestici. Negli anni Ottanta, arrivano poi le avventure del giovane Martin McFly nella trilogia cinematografica Ritorno al Futuro di Robert Zemeckis, prodotto da Steven Spielberg. Più, recentemente, ricordiamo almeno la pellicola TimeCop di Peter Hyams, tratta dal fumetto di Mark Verheiden: qui, le linee temporali sono protette da poliziotti del tempo, addestrati a vivere in qualsiasi epoca del passato.
Non sono mancate, ovviamente, anche le serie televisive che hanno avuto il viaggio nel tempo e la più longeva e famosa è certamente Doctor Who, andata in onda sulla BBC a fasi alterne dal 1963 al 2010.
Prima del 1996, questa serie televisiva inglese è stata une tele-meteora, per il semplice motivo che nel nostro Paese furono trasmesse – dalla RAI - pochissime puntate nell’anno di grazia 1980. Restando sempre nella metafora astronomica, va anche detto che il telefilm provocò un cratere dalle enormi dimensioni. Non furono pochi infatti i telespettatori che rimasero colpiti dal buffo protagonista e dalle bizzarre storie di quei pochi episodi. Triste sorte per uno show che nel paese d’origine sono stati prodotti circa 700 episodi e svariati film, oltre ad aver avuto 11 protagonisti che si sono alternati fin dal 23 novembre 1963, data della messa in onda del primo episodio.
The Doctor - un distinto signore con un buffo cappello, una lunga sciarpa, due cuori, dodici vite e una folta capigliatura – è un Signore del Tempo che viaggia attraverso la Quarta Dimensione. È originario del pianeta Gallifrey, ma è un mezzosangue: sua madre era infatti una terrestre. Riesce a spostarsi nel tempo, giungendo sia sulla Terra che su altri mondi, grazie al TARDIS (Times And Relative Dimension In Space), una macchina del tempo che esteriormente sembra una cabina telefonica in puro stile inglese anni Cinquanta. Ma all’interno il Tardis è molto più grande, come una vera e propria sala di comando, da cui il nostro eroe controlla i suoi spostamenti nel tempo. Nei suoi viaggi, il Dottore deve sventare i minacciosi programmi di alieni che si intrufolano nel passato di vari pianeti, Terra compresa, per conquistarli.
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