Insomma, i Na'vi saranno anche blu, ma la loro essenza è profondamente "verde". Questo è, in sintesi, il messaggio che James Cameron, ideatore e regista di uno dei più grandi successi cinematografici di tutti i tempi, Avatar, ha voluto lanciare al pubblico e ai media. A lui si è unita la sempre grandiosa Sigourney Weaver nel rivendicare orgogliosamente la natura ambientalista del film. Le dichiarazioni di entrambi sono state raccolte dalla versione online del magazine americano People.
L'occasione per lanciare tale messaggio si è avuta nei giorni scorsi quando il regista e l'attrice hanno presenziato alla competizione Echo Warrior Training, presentata alla Brooklyn Technical High School e sponsorizzata dal motore di ricerca Bing. Questo genere di competizioni sono molto comuni tra licei americani; questa in particolare sfida gli studenti a contendersi un premio di dodicimila dollari sviluppando una ricerca basata sul tema "Quale lezione ambientale ho imparato da Avatar, e come posso applicarla alla mia comunità, alla città di New York, all'America e al mondo".
"Come newyorchese sono veramente entusiasta di potervi incontrare - ha detto la Weaver a più di trecento ragazzi intervenuti alla presentazione - e di spiegarvi come tutti noi dobbiamo diventare eco-guerrieri, visto che il nostro pianeta ne ha bisogno. Ho amato l'esperienza lavorativa in Avatar. Mi ha fatto piacere lavorare con il regista ma soprattutto ho amato il personaggio di Grace Augustine, donna e scienziata con le palle. Sfortunatamente ha dovuto trasferirsi su Pandora visto che sulla Terra non c'è rimasto più nulla da studiare e analizzare; praticamente un pianeta morto." Secondo la Weaver i ragazzi hanno recepito bene il messaggio ecologista del film. "Penso che i ragazzi siano connessi alla natura in modo profondo, sono più vicini a essa di quanto lo siamo noi adulti. Sono molto più spontanei di noi in tutto: ricordo che mia figlia (Charlotte Simpson, ora ventenne) salutava tutte le persone che incontrava per strada, e non ci permetteva di proseguire finché non riceveva risposta al saluto."
Dal canto suo Cameron ha dichiarato che lui e la sua seconda moglie, Suzy Amis, stanno cercando di insegnare ai loro tre figli lo stesso messaggio. "Lo facciamo in due modi diversi: facciamo usare il computer ai bambini solo per quello che effettivamente serve, e li teniamo lontani dai network televisivi commerciali. Le eccezioni sono costituite dai canali scientifici tematici come Science Channel, Discovery, National Geographic e Animal Planet; gli abbiamo comunque insegnato a disattivare i messaggi pubblicitari." Va detto che la Amis ha fondato, insieme alla sorella Rebecca, la scuola elementare eco-friendly MUSE, situata nella Topanga Valley, in California. "Prima si avvicinano i bambini ai temi ambientali, ai diritti sociali e alla consapevolezza globale, più facilmente questi temi diventeranno per loro un punto di riferimento. Non si tratta semplicemente di dire: facciamo la raccolta differenziata, e poi darci delle belle pacche sulle spalle. Si tratta di far diventare questi temi parte del loro mondo, ed essenziali per le loro azioni," ha dichiarato la Amis, anche lei presente all'incontro.
E che Cameron e la Weaver ci tengano ad associare il messaggio ecologico al film è dimostrato dalla scelta della data per l'uscita americana del DVD di Avatar: il 22 aprile, che è anche l'Earth Day, ovvero la Giornata della Terra, festività internazionale dedicata all'ambiente e alla salvaguardia del pianeta. La festività, nata nel 1970 e celebrata oggi in 175 paesi, si propone di attirare l'attenzione sui temi della conservazione delle risorse naturali, e si sviluppa attraverso una serie di iniziative educative, dimostrative e spettacolari. Tornando all'incontro nel liceo, alla domanda riguardo cosa avrebbe consigliato di fare a tutti quei ragazzi che hanno voglia di fare la differenza, la Weaver ha risposto facendo ancora riferimento ad Avatar: "Il messaggio del film è: aprite gli occhi. Non si è mai troppo giovani per aprire gli occhi e chiedersi: ma cos'è questo mondo? Cosa posso fare? Cosa mi piacerebbe fare? Quale contributo posso dare per migliorare le cose e me stessa? Penso che rendersi utili sia estremamente soddisfacente, e ci sono molti modi per farlo".
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