Certo, non sono gli Oscar e neanche i Golden Globe. Non si tratta della Palma d'oro di Cannes, né del Leone di Venezia e neppure dell'Orso di Berlino. Non siamo nemmeno dalle parti del Sundance Film Festival o del Tribecca, che nel corso degli anni hanno acquisito una loro importanza nel panorama cinematografico. Ma è pur sempre un premio, deve essersi detto - forse a mezza voce - J.J. Abrams, dopo aver appreso che il suo Star Trek si è imposto agli Empire Awards dell'edizione 2010 come miglior film fantascientifico/fantastico.
Per questo Abrams si merita l'apertura dell'articolo, anche perché il fatto che Avatar abbia incassato i premi come miglior film in assoluto, miglior regia per James Cameron e miglior attrice per Zoe Saldana, non fa più notizia. Nella categoria per il miglior film Avatar ha surclassato ancora Star Trek, l'ottimo District 9, Bastardi senza gloria e The Hurt Locker. Quindi piccola rivincita per Cameron sulla ex moglie Kathryn Bigelow, battuta anche per il premio sulla regia; ma sorge il lecito sospetto che dopo il trionfo agli Oscar la Bigelow abbia dormito serena ugualmente...
Per quanto riguarda i restanti premi, va detto che tra le cinque nomination di Avatar e le tre di Star Trek, si segnalano le quattro nomination per la creatura di Neill Blomkamp, tra cui quella come miglior esordiente a Shartlo Copley, per la sua magistrale interpretazione del burocrate "alienizzato". Peccato che il film non sia riuscito a portare a casa alcun premio, ma essere entrato nelle nomination di quasi tutti i premi più importanti per un'opera prima per di più fantascientifica, è comunque un ottimo risultato.
Gli Empire Awards sono un riconoscimento assegnato annualmente dalla rivista cinematografica inglese Empire, sulla base di un referendum tra i lettori. Il premio è nato nel 1995 grazie alla sponsorizzazione di Sony Ericcson, a cui è succeduta nel 2009 l'azienda produttrice di whiskey Jameson. Il premio abbraccia svariate categorie di film (generale, scifi/fantasy, thriller, horror, noir, britannico, esordiente), più le solite categorie di regista, attore, attrice e quant'altro. A cui si sommano alcune categorie un po' curiose, tipo quella "Empire Hero", premio dato al personaggio ritenuto mitico dai lettori (premio andato quest'anno a Jude Law) e quella "Done in 60 seconds", assegnata a quella mania di molti fan di prendere i loro film preferiti e farne una versione condensata in un solo minuto (premio assegnato a Top Gun, nella versione di Mark Wong e Chris Slaughter). Bello il premio "Empire Icon", assegnato al veterano di mille battaglie Sir Ian McKellen; un riconoscimento a una carriera pluridecennale sempre sul filo della qualità e della robustezza interpretativa.
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