Nessuno, in realtà, ha creduto che sia stato il basket la ragione per cui Flashforward ha scoperto malamente la diserzione del suo pubblico, o meglio il proseguimento dell'emorragia di spettatori. I dati forniti da Tvbythenumbers, un sito tanto preciso quanto portatore di sfortuna, sono impietosi: 6 milioni 870 mila spettatori (contro i 14 milioni della premiere) per i due nuovi episodi che riportano risultati negativi in tutti i target di riferimento:

Fascia 18-49 anni

Puntata del 3 dicembre: 2,2 punti

Puntata del 18 marzo: 1,9 punti

Risultato: - 14%

Uomini 18-49 anni

Puntata del 3 dicembre: 1,9 punti

Puntata del 18 marzo: 1,5 punti

Risultato: - 21%

Donne 18-49 anni

Puntata del 3 dicembre: 2,4 punti

Puntata del 18 marzo: 2,3 punti

Risultato: - 4%

Uomini 18-34 anni

Puntata del 3 dicembre: 1,7 punti

Puntata del 18 marzo: 1,4 punti

Risultato: - 18%

Donne 18-34 anni

Puntata del 3 dicembre:  1,9

Puntata del 18 marzo: 1,9

Risultato: 0%

In pratica, il telefilm ha registrato lo stesso rating della CW, che mandava in onda repliche.

A questo si aggiunge il (nuovo) rimescolamento dei fatti operato dai nuovi produttori esecutivi, che hanno cambiato il senso di quelli che avrebbero dovuto essere fatti conclamati, aggiunto pezzi ai ricordi, come se i personaggi stessero scaricando un file, invece di aver vissuto 137 secondi di fila nel loro futuro, ma soprattutto, aggiunto personaggi laddove era palesemente necessario uno sfoltimento.

È sempre più forte il sospetto che la fuga dei cervelli originali fosse guidata dal non voler essere coinvolti in un progetto con delle potenzialità, ma anche con difetti genetici troppo grossi che richiedevano la cura peggiore per una serie tv: rigirare alcune scene e cambiare del tutto le carte in tavola, quasi si fossero accorti troppo tardi di aver commesso errori.

Se i dati rimarranno invariati con la prossima messa in onda, è difficile che la ABC decida di proseguire quella che sta trasformando in una grossa perdita economica.

Le cifre potranno piacere o meno, ma da un punto di vista puramente economico, sono fatti incontestabili e i vertici di un'emittente hanno un solo pensiero: rating = spazi pubblicitari. E alla ABC interessano poco le cosiddette visioni in differita.

Non resta che aspettare e vedere come andrà il futuro, per Flashforward.