Arriva in libreria il romanzo Knee-Deep in the Dead (DOOM: Knee-Deep in the Dead, 1995) primo volume di una serie di quattro, tratto da un videogioco famoso e longevo come Doom. Il romanzo è stato scritto a quattro mani da Dafydd ab Hugh e Brad Linaweaver e viene pubblicato in Italia da Multiplayer.it.
Come molti già sanno, Doom è un videogioco creato da Id Software nel lontano 1993 e lo si può considerare uno dei primi, se non il primo FPS (First Person Shooter, che possiamo tradurre "sparatutto in prima persona"). Nel tempo il titolo ha avuto numerosi adattamenti e seguiti, arrivando a Doom 4.
Protagonista dei romanzi è Flynn Taggart, un marine spaziale che in Knee Deep in the Dead si trova a essere l'ultimo baluardo fra l'umanità fra l'invasione aliena in corso su Marte, mentre la Terra è ancora ignara di tutto. La casa editrice Multiplayer.it pubblicherà anche i tre successivi romanzi della serie: Hell on Earth, Infernal Sky e infine Endgame.
Gli autori. Dafydd ab Hugh è un noto autore americano di fantascienza. Arruolatosi nel 1980 nella Marina Militare con l'aspirazione di arrivare alle selezioni per diventare un astronauta, ha scritto altre serie come Jian, Arthur War Lord, Swept Away, ma la sua fama è legata alla collaborazione per la stesura di Star Trek e ai romanzi ispirati al videogioco Doom. Durante la sua carriera ha ricevuto una nomination agli Hugo Awards e una ai Nebula Awards.
Anche Bradford Swain Linaweaver è riuscito a entrare tra i finalisti dei Nebula Awards, ed ha vinto il Prometheus Award per il romanzo Moon of Ice. Inoltre, è conosciuto dagli appassionati grazie alla sua collaborazione nella stesura di tre romanzi della serie Battlestar Galactica.
Un brano del testo. Improvvisamente, la radio prese vita crepitando. Era il soldato semplice Grayson, in avanscoperta per una ricognizione: il giovane Marine aveva trovato un cadavere.
"Identificazione impossibile", riferì la voce tesa di Grayson. "Ci sono troppi pezzi; posso solo dire con certezza che si tratta di un maschio bianco. Sembrano... Gesù... Signore, sembrano segni di artigli. Questo corpo è stato masticato".
Animali selvaggi su un satellite senza atmosfera come Phobos? Il corpo maciullato e semidivorato era stato rinvenuto nell'impianto di lavorazione. Alla radio sentimmo Weems dare l'ordine di convergere su quel punto, quando un'interferenza complicò la ricezione.
Quando tornammo a sentire la voce di Grayson, era forte e chiara. Fino a quel momento, l'universo aveva avuto un qualche tipo di senso, per me. Di tutti gli scenari militari che mi balenavano nella mente, nessuno mi poteva preparare a quel che sarebbe successo:
"Cristo! Non è umano!", urlò Grayson. "È troppo grande... tutto sbagliato... un umanoide... con gli occhi rossi...".
Mentre Grayson forniva il suo frammentario rapporto, intervallava la descrizione con raffiche del fucile, ma prima che il discorso diventasse coerente, udimmo un animalesco grido di dolore inarticolato provenire da qualunque cosa stesse tenendo sotto tiro, poi un urlo, e infine:
"Non va giù, non va giù!". Il grido che udimmo subito dopo era umano.
Raggelai dalla testa ai piedi.
La quarta di copertina. I Portali erano già su Phobos quando l'umanità vi arrivò per la prima volta.
Costruzioni aliene inerti e immobili, per vent'anni rimasero lì, silenzioso testamento dei loro creatori da tempo scomparsi, mantenendo il loro segreto. Poi, un giorno, si sono risvegliati...
Ecco a voi il Caporale Flynn Taggart, del Corpo dei Marines degli Stati Uniti: numero di serie 888-23-9912. È il miglior combattente che il ventunesimo secolo abbia da offrire, ed è un bene che lo sia perché Flynn Taggart è l'unico baluardo ancora in piedi tra l'inferno che si è scatenato su Marte e il pianeta Terra, ignaro di tutto...
Dafydd ab Hugh e Brad Linaweaver, Knee-Deep in the Dead. Doom (DOOM: Knee-Deep in the Dead, 1995)
Traduzione Francesca Noto, Multiplayer.it, pagg. 261, euro 15,00
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