Un popolo dalla pelle azzurra, tranquillo e pacifico, che vive sugli alberi, in completa armonia con la natura, contrapposto a un popolo tecnologico, avvezzo alla guerra e allo sfruttamento.
Non si tratta di Avatar, ma di Aida degli alberi, lungometraggio di animazione prodotto nel 2001 in Italia, per la regia di Guido Manuli, e le analogie tra le due opere non si fermano qui: intere scene di Avatar sarebbero state ricalcate dal film italiano, addirittura le creature di Pandora mostrerebbero singolari analogie con quelle del regno di Arborea.
Inevitabile una denuncia e un processo per plagio, ma l'intervento dello stesso James Cameron ha composto pacificamente, anche se in modo davvero singolare, la querelle.
Il celebre regista ha fatto le cose a modo suo, ovvero in grande: ha invitato nella sua villa milionaria di Cape Cod, dove risiede quando si trova sulla costa orientale, il rappresentante della 20th Century Fox e quello dello studio d'animazione La lanterna magica, in pratica un incontro di pace a metà strada tra Italia e California.
Non si sa cosa si siano detti i partecipanti, ma evidentemente la riunione ha dato i suoi frutti, le due case produttrici hanno infatti firmato un accordo pacificatore.
La major hollywoodiana si è impegnata a inserire nelle copie in DVD e Blue Ray di Avatar una copia di Aida degli alberi, oltre a mettere un riferimento al lungometraggio italiano nei titoli di coda, un fatto senza precedenti nella storia della cinematografia.
Il legale della 20th Century Fox, Alan Decoy, ha dichiarato: "Sono estremamente soddisfatto, amo le trattative veloci". Vista la posta in palio non possiamo che essere d'accordo con lui.
Stefano Paranza, che ha condotto le trattative per conto della società italiana, ha rilasciato una breve e sibillina dichiarazione: "Cameron ci ha fatto una proposta che non potevamo rifiutare, tra un anno capirete perché".
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