La sceneggiatura di Fantastic Voyage è pronta. Manca il regista, per cui James Cameron si è messo a caccia. Il film, remake dell'omonima opera del 1966 per la regia di Robert Fleischer (20.000 leghe sotto i mari, 2022: i sopravvissuti, per citarne alcuni) e con Raquel Welch, racconta la vicenda di un team di scenziati che viene miniaturizzato e spedito all'interno del corpo di un loro collega, nel tentativo di salvargli la vita. Nell'originale, tutto ciò avviene perché la persona in fin di vita è un medico sovietico, passato dalla parte dei "buoni", ovvero gli Stati Uniti, con la soluzione per abbattere le barriere temporali della miniaturizzazione. La tecnologia consente infatti di ridurre gli essere umani a dimensioni microscopiche per un massimo di sessanta minuti, terminati i quali si torna alle dimensioni normali. L'elemento avventuroso del primo film sta appunto nella corsa contro il tempo per salvare il medico russo, rimasto mortalmente ferito in un tentativo di assassinio da parte dei suoi ex-compatrioti.

Cameron, che produrrà il film, ha fatto sapere di aver aggiornato l'originale in base alle nuove conoscenze mediche. "Possiamo fare cose mirabolanti rispetto agli anni '60 – ha detto – questo perché la medicina ha fatto passi da giganti nel frattempo." Non che nel primo film mancassero le meraviglie, considerando che l'equipaggio di salvataggio transita nell'ordine in una valvola cardiaca, nelle orecchie e nei polmoni (rifornendosi fra l'altro di ossigeno).

Resta da capire se la trama propenderà per un taglio più "realistico", alla Isaac Asimov, che ai tempi venne incaricato di scrivere il relativo romanzo e optò per un finale diverso da quello del film, forse meno avventuroso ma più fedele ai canoni della scienza del tempo (Asimov scrisse poi un secondo romanzo con ambientazione in Urss e con intreccio e personaggi a se stanti). Oppure se avrà elementi fantastici come avviene per Fantastic Voyage: Microcosm di Kevin Anderson (2001), testo che, pur aggiornando la trama con elementi moderni come le nanotecnologie, si affida poi alla pura fantasia nel momento in cui fa avvenire il "viaggio allucinante" (questo il titolo della pellicola originale in italiano) all'interno di un corpo alieno.