“11 febbraio 2650Terminato l’esame del capo d’accusa nei confronti della dottoressa Carter, la giuria, composta da tutti gli ufficiali della Churchill, ha stabilito la pena di morte, con effetto immediato. La condanna è stata estesa anche all’indigeno di nome Ka; la decisione è stata presa considerando che l’eliminazione del leader comporterà una migliore gestione degli altri prigionieri.

La condanna verrà eseguita tra due giorni. I condannati saranno rinchiusi in una capsula a camera stagna, con una autonomia di ossigeno di ventiquattro ore standard. Subito dopo la capsula sarà inviata nello spazio profondo. La morte dei condannati avverrà quindi per asfissia.

Gli altri quattro superstiti della Mcloud sono stati prosciolti e rilasciati”.

La registrazione si bloccò lasciando Caretti sgomento. Provò a scuotere il riproduttore, inutilmente.

Imprecando, contattò con la linea radio il tecnico che aveva scaricato i dati dalle strumentazioni della capsula.

- No signore, non c’è nessun errore, mi perdoni ma le avevo già detto che i flussi di dati erano due, il primo è quello che le ho consegnato subito mentre il secondo era danneggiato e ho dovuto lavorarci un po’ per rimetterlo in funzione.

Caretti si obbligò alla calma e chiese quanto tempo occorresse per avere la disponibilità della seconda registrazione.

- Ho bisogno di un paio d’ore ancora signore, il supporto video è rovinato, ma penso che riuscirò a farle avere le immagini.

- Immagini?

- Certo signore, si tratta della parte finale delle comunicazioni senza video e della registrazione diretta effettuata all’interno della seconda camera del manufatto, che contiene delle immagini, appunto.

- Bene me le faccia avere al più presto!

“13 febbraio 2650.

Ultimo rapporto dalla Churchill.

I condannati sono stati chiusi nella capsula alle 10.00 standard.

Il manufatto sarà spedito nello spazio profondo da un modulo reattore, che si distaccherà dopo un’ora, lasciando la capsula al suo viaggio senza ritorno.

A breve concluderemo le riparazioni della Churchill e cercheremo di tornare verso la Terra.

Per sicurezza, una navicella contenente il verbale della missione, è stata lanciata nell’iperspazio, nel caso in cui non riuscissimo a tornare indietro.