“15 dicembre 2649La Churchill è stata attaccata dagli indigeni, siamo riusciti a decollare e a lasciare l’atmosfera, ma la nave ha subito seri danni”.

“7 gennaio 2650

Le riparazioni della nave si prospettano lunghe e complesse.

Sedato il tentativo di evasione da parte dei prigionieri, guidati dalla dottoressa Geena Carter, capitano medico della Mcloud”.

“18 gennaio 2650

Formulata l’accusa di alto tradimento nei confronti della dottoressa Carter.

I signori Wilson e T’sien, motoristi della Mcloud, e i sottufficiali Kahdi e Bering, dichiarano la loro innocenza sui fatti avvenuti a bordo della nave. Affermano di essere stati costretti a collaborare con la Carter, pena la morte in caso di ribellione.

La dottoressa Carter sostiene di non aver esercitato alcuna coercizione nei confronti degli altri membri della spedizione. Afferma inoltre che il resto dell’equipaggio è morto durante gli scontri con gli indigeni, attaccati senza giustificazione su ordine del defunto comandante Sinclair.

L’imputata chiede che i prigionieri vengano ricondotti nel loro pianeta e ci accusa di essere degli assassini, di voler replicare ciò che secondo le leggende sarebbe avvenuto secoli fa, il cosiddetto sterminio perpetrato ai danni delle civiltà precolombiane dopo la scoperta del continente americano”.

“29 gennaio 2650

Il nostro capitano medico ritiene che la dottoressa Carter sia psichicamente instabile.

La teoria è rafforzata dalla deposizione dei due sottufficiali, che denunciano di essere stati obbligati a donare il proprio sperma, per operazioni di fecondazione in vitro di alcune indigene.

L’imputata ha ammesso gli esperimenti, ma nega il fatto che ci sia stata pressione da parte sua.

Il sergente Kahdi ha inoltre accusato la Carter di aver avuto rapporti sessuali consenzienti con il capo degli indigeni che hanno sterminato l’equipaggio della Mcloud.

La dottoressa ha ammesso di essere innamorata, corrisposta, dell’indigeno che lei chiama Ka, attualmente recluso nel centro di detenzione”.