Nel 1994 uscì The Shadow (in Italia tradotto come L’Uomo Ombra), film basato sulle avventure del supereroe omonimo; un personaggio oscuro, vendicativo, con il potere di rendersi invisibile ottenebrando la mente degli uomini, con un senso di giustizia spiccio e spietato più simile a quello del criminale di turno che di un paladino al servizio dei deboli.
L’interprete era un giovane e “imbolsendus” Alec Baldwin (che presenterà gli Oscar 2010 con Steve Martin), accompagnato da attori del calibro di Ian McKellen (Gandalf nel Signore degli Anelli e Magneto in X-Men) e Tim Curry (l’indimenticabile Dr. Frank-N-Furter di The Rocky Horror Picture Show). La regia era affidata a Russell Mulcahy che, dopo aver dato luce allo scintillante Highlander, ci aveva gettati nello sconforto con il suo seguito, ahinoi, tristemente fantascientifico.
The Shadow uscì a luglio e passò in sordina tra titoli blockbuster che segnarono il cinema degli anni ’90: Il Re Leone, True Lies e Speed… un mese decisamente sfortunato per sfondare al botteghino. Il film fu comunque ben recensito dalla critica, ma ignorato dal pubblico, specialmente quello d’oltreoceano, che si chiese il senso dell’ennesimo antieroe che richiamava tanto l’oscuro rancore di Batman o del più modesto Darkman di Sam Raimi.
Per dovere di cronaca, e per dar credito a un personaggio altrimenti bistrattato, è giusto ritornare su queste somiglianze e ricordare che The Shadow prese vita nel lontano 1930 e fu proprio l’ispiratore delle prime storie dell’uomo pipistrello, dello stesso Darkman e del più recente V for Vendetta.
The Shadow fece il suo debutto nell’estate del ’30 come voce narrante del programma radiofonico Detective Story Hour; ebbe tanto successo da diventare la star di The Shadow Magazine, una serie pulp fiction (così venivano chiamate le riviste vendute a 10 cents stampate su carta di seconda scelta “wood pulp paper”) firmata dal prolifico Walter B. Gibson che dedicò al personaggio la bellezza di 282 romanzi tra il 1931 e il 1949 (con due soli ritorni nel ‘63 e nell’80).
Nel 1937 divenne protagonista del radiodramma The Shadow, che ne raccontò le gesta fino al 1954, con la parentesi narrante tra il ’37 e il ‘38 di un Orson Welles ventiduenne.
Fu quindi la volta dei fumetti, dalle strisce del 1940 all’approdo negli anni ’70 nell’Olimpo DC Comics, fino all’ultima comparsa nel 1995. E infine si espresse anche nella settima arte, con 4 lungometraggi tra il 1937 e il 1946, prima dell’interpretazione ben più recente di Alec Baldwin.
Sam Raimi non ha mai nascosto di essere un grande fan-atico dell’universo supereroi U.S.A.; lo ha raccontato durante la produzione dei tre Spider-Man, pur avendolo già dimostrato dodici anni prima con il film culto Darkman. Raimi, infatti, non riuscendo ad assicurarsi i diritti cinematografici per la trasposizione di The Shadow e dello stesso Batman, decise di crearsi un supereroe tutto suo che piacque agli Universal Studios, dando così vita a Darkman, personaggio palesemente ispirato all’oscura aura che permea i due giustizieri notturni.
Ed ora sembra che il suo desiderio possa tornare realtà. Esiste già una nuova sceneggiatura di The Shadow (giunta alla seconda bozza) firmata dal debuttante Slavash Farahani. Peter Georgiou, redattore di iesb.net, ha avuto il piacere di leggerla e di recensirla, definendola “molto solida, con un impatto sul pubblico che ricorderà quello del primo Blade e di Batman Begins”.
Sam Raimi, inizialmente indicato tra i produttori, dopo le recenti vicissitudini legate al futuro di Spider-Man, si è detto pronto a collaborare nuovamente con la Columbia Pictures e di voler dirigere personalmente la rinascita dell’antieroe.
La produzione del film dovrebbe iniziare nel corso del 2012; non sono però ancora chiari i tempi di Raimi, il quale ha prima confermato e poi respinto la possibilità di un remake di Evil Dead (La Casa), senza sbilanciarsi invece sulle voci che lo vogliono per il 2011 alla direzione della versione cinematografica di World of Warcraft, popolarissimo videogioco online.
L’opinione del web è divisa: c’è chi richiede a gran voce un ritorno di Raimi alle atmosfere cupe di Darkman e chi preferirebbe vederlo confrontarsi con il genere fantasy. Qualsiasi scelta sarà fatta, aguzzate la vista: il cameo per Bruce Campbell, il mitico Ash di La Casa, è garantito.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID