Una mossa strana, apparentemente fuori dalle logiche di marketing. Quale migliore periodo dell'attuale, quando tutti si preparano ad attendere due lunghi anni per il sequel di Star Trek, per tenere viva l'attenzione dei fan con romanzi tie-in? Invece niente. Già nel 2009 Simon & Schuster's Pocket Books aveva annunciato per l'estate 2010 l'uscita di quattro opere ambientate nel nuovo universo trekkiano così come immaginato da JJ Abrams. Qualche giorno fa, la marcia indietro: la pubblicazione è rinviata a data da destinarsi. Forse cancellata. Perché?
Un portavoce della casa editrice ha risposto al sito Trekmovie, che chiedeva lumi per i suoi utenti, piuttosto irritati: "Con il nuovo Star Trek, JJ Abrams ha creato un universo vivo, vibrante, stratificato. Dopo un'attenta valutazione, abbiamo deciso di non trattenerci dal raccontare nuove storie, in attesa che JJ sviluppi ancor più la sua visione".
Rimangono dunque a bocca asciutta Alan Dean Foster (Star Trek: Refugees, previsto a maggio), Christopher Bennett (Star Trek: A Newer World, giugno), David Mack (Star Trek: More Beatiful than Death, luglio) e Greg Cox (Star Trek: The Hazard of Concealing, agosto). Quattro opere scollegate fra loro, ma accomunate dall'ambientazione nella nuova timeline.
E forse è proprio questo il punto. Si è recentemente saputo che Robert Orci e Alex Kurtzman stanno per rimettersi al lavoro. Dovrebbero terminare la nuova sceneggiatura presumibilmente entro l'estate. Nel corso del 2009 gli sceneggiatori erano entrati in contatto proprio con Alan Dean Foster, il quale aveva ricevuto l'incarico da Simon & Schuster's Pocket Books di scrivere il romanzo basato sul film, poi entrato nella classifica dei bestseller del New York Times (per la prima volta dopo molto tempo). Forse c'è il timore di sbagliare, di bruciarsi allontanandosi dagli imminenti sviluppi nell'universo trekkiano, dal momento che i quattro nuovi testi sono stati scritti senza alcun contatto con la produzione del film. Per cui la bocciatura avrebbe poco a che fare con gli autori in sé. Del resto ciascuno di loro può vantare un curriculum di un certo peso: Alan Dean Foster, oltre al ciclo del Commonwealth, scrive tie-in fin dagli anni '70; Christopher Benett ha pubblicato cinque romanzi e vari racconti su Star Trek; David Mack ha costruito la sua stessa fortuna su Star Trek (il suo primo lavoro risale al 2002); Greg Cox è entrato nel New York Time bestseller con la trilogia anni '90 Star Trek: The Next Generation: Q Space.
Staremo a vedere quali saranno le prossime mosse della casa editrice. Di certo servirà qualcuno che coordini con un po' più di tempestività la produzione di versioni romanzate, legandole a ciò che avviene dalle parti di Paramount.
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