La sera del 17 gennaio (nella notte del 18 per noi italiani) si è svolta la cerimonia di premiazione dei Golden Globe Awards, gli annuali premi cinematografici e televisivi assegnati dalla stampa estera e considerati un ottimo viatico per l'unico premio che a Hollywood conta veramente, ovvero gli Oscar. Ebbene, Avatar ha centrato una doppietta storica portandosi a casa il premio per il miglior film drammatico e per la miglior regia a James Cameron.
Bisogna tornare indietro al 1983 per trovare l'unico altro film di fantascienza vincitore: ci riferiamo naturalmente a E.T. - L'extraterrestre, firmato da un altro dei re mida hollywoodiani che risponde al nome di Steven Spielberg. A Spielberg però non riuscì l'accoppiata, cosa che invece a Cameron è già riuscita con Titanic. Avatar è quindi l'unico film fantascientifico della storia ad aver preso i due premi più importanti, film e regia. Non ce l'ha fatta invece il compositore del film James Horner nelle due categorie in cui era nominato, ovvero quelle per la colonna sonora e per la miglior canzone originale. Così come non ce l'ha fatta, ed è un peccato, District 9, che si è visto sfilare il premio per la miglior sceneggiatura originale da Tra le nuvole. È rimasta invece a bocca asciutta la fantascienza televisiva, che peraltro era pochissimo rappresentata. L'elenco completo dei vincitori è riportato tra le Risorse in rete.
Questi due premi, parecchio prestigiosi, vanno a sommarsi ai riconoscimenti che Avatar ha incassato appena tre giorni prima dalla BCFA (Broacast Critics Film Association), ovvero l'associazione dei critici cinematografici americani che assegna annualmente il suo premio. In questo caso il film di premi ne ha incassati ben sei: miglior film d'azione, fotografia, direzione artistica, montaggio, effetti speciali, sonoro. Premio consolatorio per la creatura di Neill Blomkamp che ha preso il premio per il miglior makeup, e non poteva essere diversamente visto il grande realismo dei suoi alieni, ma che era finalista anche per la migliore sceneggiatura.
Oltre al trionfo già sancito dal botteghino, che a oggi fa registrare un incasso complessivo intorno alla stratosferica cifra di 1,6 miliardi di dollari, i premi sono un tributo alla qualità del lavoro complessivo di Cameron. E questo nonostante le critiche più che motivate alla trama del film, giudicata unanimemente piatta e semplicistica (ne abbiamo parlato spesso anche sui nostri forum). Evidentemente lo spettacolo nel suo insieme, e probabilmente un'accorta campagna di marketing, sono gli artefici di questo successo cine-mediatico che sta riportando la fantascienza ai fasti di qualche decennio fa. A questo proposito le critiche e le osservazioni non mancano: ci si chiede se proprio non fosse possibile rendere il film più profondo sul piano della vicenda, e se alla fine gli aspetti "favolistici" e tecnologici della pellicola non abbiano la prevalenza, rischiando di far passare l'idea che la fantascienza sia come Il Signore degli Anelli con le astronavi. La risposta a entrambe le domande è sì. Concentrandosi sull'aspetto tecnologico, invero determinante, e forse con l'ansia di voler piacere a tutti, Cameron non ha voluto, potuto e magari nemmeno pensato a osare di più sui contenuti, perdendo quello che da sempre è il punto di forza del genere, ovvero la capacità di speculare con le idee e i concetti. Da questo punto di vista District 9, il minimalista Moon e, a modo suo, anche lo Star Trek di JJ Abrams sono decisamente più inseriti in una tradizione fantascientifica che punta a innovare se stessa senza perdere le sue caratteristiche peculiari.
L'auspicio è che comunque il successo di Avatar possa avere un effetto traino su tutto il genere, spalancando le porte e i botteghini anche a progetti alternativi. Senza dimenticare la possibilità che viene offerta allo sviluppo del settore editoriale: è noto come il successo della già citata trilogia di Peter Jackson e quello di Twilight abbiano riempito le librerie di romanzi fantasy e sui vampiri. Chissà che fra qualche mese non ci si ritrovi i libri di fantascienza finalmente in primo piano sugli scaffali: purché non parlino tutti di alieni blu e alberi magici...
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