Per il decennio che è iniziato nel 2000, turbolenza era il termine che meglio descriveva il settore dell’alta tecnologia. Sono state costruite rapidamente grandi fortune, e molte sono state perse altrettanto repentinamente. Gli utenti hanno preso le redini in mano, e il technology-watching è diventato uno sport per tutti. È stato un periodo caotico, ma raramente noioso. Di seguito la classifica della rivista online Pc World dei top quindici eventi tech del decennio.
Y2K. Qualche parvenza la stiamo rivivendo con la presunta fine del mondo nel 2012. Ricordate l’ansia che precedeva la fine dell’anno 1999? Una sorta di paura medievale di fronte all’avvento dell’anno Mille. Lo scoccare del 2000, paventavano media e allarmisti, avrebbe buttato all’aria i sistemi informatici, provocando black-out, caos nei trasporti, conti correnti bancari azzerati e tutta una serie di scenari catastrofici da film di fantascienza. Ma alla fine cosa è successo?
La bolla esplode. Negli anni Novanta c’è stato un grande movimento azionario, le società internet nate dall’oggi al domani, le quotazioni in Borsa che fioccavano, i modelli di business del tutto inesistenti. Tutto ciò è crollato miseramente a partire dalla metà dell'anno 2000. Dalla crisi delle dotcom è però emersa una nuova configurazione dell’economia digitale.
Super Google. Dal 2001 in poi si è assistito all'irresistibile ascesa di Google. Le tappe principali: nel 2001 viene lanciato il programma pubblicitario AdWords, nel 2002 Google News, nel 2004 avviene la quotazione in Borsa. E poi, a seguire: Gmail, Google Maps, Google Earth, l’acquisizione di YouTube, Chrome Os. Ma anche la controversa acquisizione dei libri, fino al cellulare targato Google, Nexus One. È rimasto qualcosa anche per gli altri?
Social Network. Facebook di recente ha superato i trecento milioni di utenti. Con Twitter e MySpace è la killer application che porta internet in tutte le case e su tutti i telefonini. Parola del 2009 per il New Oxford American Dictionary? Unfriend, che significa rimuovere qualcuno dalla propria lista di amici. Forse i social network, insieme al Web 2.0, sono stati una delle cose più innovative del decennio.
Steve Jobs. Il figliol prodigo torna a casa Apple e l’azienda ridiventa protagonista. Grazie al genio un po’ folle di Steve Jobs, in questo decennio la “mela” è andata alla grande: dal lancio dell’iPod agli iPhone passando per iTunes. Sono diventati un modello di marketing. E da rumors recenti sembra che sia in arrivo un’altra sorpresina…
È tutto intorno a te. I social network fanno parte di una realtà più vasta che viene chiamata Web 2.0: gli utenti non sono più spettatori ma anche importanti produttori di contenuti e notizie; tanto che Time nel 2006 li decretò persona dell’anno. E in questi giorni Twitter sta facendo filtrare notizie da un paese (l’Iran), cosa impensabile con i media tradizionali.
Microsoft Vista. Windows Vista, l'annunciatissimo e bramato nuovo sistema operativo è stato un flop. Per fortuna con il rimpiazzo successivo (Seven) è andata un po’ meglio.
W la Wii. Le più grandi invenzioni spesso sono solo un modo diverso di vedere cose già esistenti, magari rendendole più semplici e intuitive. Nel 2006 la Nintendo ha centrato il bersaglio, riuscendo a trasformare i videogiochi e a catturare una fascia di pubblico fino ad allora del tutto estranea ai giochi da console. Questo grazie alla Wii e al suo controller innovativo.
L’uomo è mobile. In questi dieci anni i telefonini si sono diffusi come una pandemia in tutto il mondo. Dai modelli avanzati e dal design accattivante ai cellulari usati anche nelle parti più povere del mondo. Ormai siamo tutti connessi.
Intrattenimento. Ci sono molte alternative alla tv generalista: tra iTunes, Hulu, Tivo, Kindle e soci si guarda ciò che si vuole quando si vuole. Gratificazione istantanea e palinsesto scelto dall’utente.
Skype. La diffusione del VoIP è decollata grazie a Skype, alla possibilità di effettuare telefonate via internet a prezzi irrisori. Addio monopoli…
Hacker in aumento. Anche la criminalità si è accorta delle potenzialità del web, ed è cresciuta con lui. È ovvio: dove girano tanti soldi, si aggirano anche i truffatori. La sicurezza e i relativi applicativi sono diventati basilari per una vera libertà di navigazione e azione nel mondo del web.
The Cloud. Sempre di più, anche grazie al continuo rimpicciolirsi dei dispositivi portatili (vedi netbook), il software e la potenza di calcolo si tendono a spostare sulla rete. Ormai sia l’archiviazione che i programmi applicativi si trovano in locazioni remote nel web.
Micro-pc. Il fenomeno netbook è una realtà già da un po’ di tempo: pc sempre più portatili e leggeri, oltre che economici. Il primo a iniziare è stato Asus, e poi a seguire tutti gli altri. Ma anche i vecchi laptop si stanno rimpicciolendo.
Pesce grande mangia pesce piccolo. HP, Oracle, Google tra i protagonisti dell’abbuffata. E anche questo trend non sembra debba finire con la crisi che “consiglia” di non affrontare la "buia notte" da soli.
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