Molti di noi si saranno chiesti se siamo solo oggetti di un sogno di qualcun altro. Altri avranno sognato di diventare astronauti o eroi della nostra galassia. Altri ancora avranno letto racconti di fantascienza in cui i sogni, o i sognatori, erano protagonisti (un autore su tutti: P.K. Dick).
Al regista Stefano Scialotti è venuta l’idea di costruire una mappa del mondo attraverso i sogni dei bambini. Una sorta di Google Maps costruita con i sogni e i luoghi in cui sono avvenuti. Un giro del nostro globo in trecento notti, in trecento pensieri più reali del vero, raccontati da chi non ha ancora dieci anni e che quindi possiede una forte immaginazione. I bambini raccontano in video, e con i loro disegni, desideri e paure, ma soprattutto incredibili viaggi onirici nel tempo e nello spazio. Trecento filmati sono già stati girati tra l'Europa e l'Africa, da Roma al Senegal, da Barcellona a Venezia e Napoli, e messi sul sito del progetto.
Così, da qualche giorno, in rete si può consultare l'universo notturno dei più piccoli, popolato da arcobaleni colorati usati come scivolo (anche se poi le mani si macchiano); abitato da leoni e iene affamate, segnato da corse a perdifiato per sfuggire a una scimmia carnivora. Avventure nel letto di casa raccontate da bambini ironici o impacciati, ma capaci sempre di comunicare l'emozione di volare sopra il prato, prendere le stelle come caramelle e parlarci, trasformarsi in un'ape o attraversare il tempo e ritrovarsi davanti la propria nonna tornata giovane.
Sogni, ma non solo. Kidzdream è un progetto nato non solo per raccontare il mondo dei più piccoli senza filtri, ma anche con un obiettivo umanitario. "I sogni di alcuni bambini per realizzare i sogni, i desideri, i bisogni di altri meno fortunati," dice il regista Stefano Scialotti. Il progetto viene realizzato in partnership con il Programma Alimentare Mondiale (WFP), l'agenzia delle Nazioni Unite che fornisce pasti a scuola a oltre ventidue milioni di bambini poveri nei paesi in via di sviluppo. Attraverso il Comitato Italiano del WFP, i piccoli protagonisti di Kidzdream diventano testimoni della campagna per l'alimentazione scolastica dell'organismo internazionale, aiutando in questo modo altri bambini a sfamarsi, studiare e sognare.
L'obiettivo per l'anno prossimo è andare in dieci posti nel mondo. In ognuno di questi luoghi, in collaborazione con una scuola o un'istituzione locale, verrà realizzata una serie di circa trenta sogni e un piccolo reportage di circa dieci minuti fatto con i bambini che parlano della loro vita e dei loro bisogni.
E a proposito di navigatori e sognatori, Tim Berners-Lee ci ricorda che anche la rete probabilmente sogna: “Forse le surfate in piena notte non sono una perdita di tempo, sono solo il web che sta sognando…”
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