Brink, sparatutto in soggettiva di ambientazione fantascientifica, è il titolo sul quale lo sviluppatore Splash Damage (già realizzatore di Quake Wars: Enemy Territory) e il publisher Berthesda Softworks puntano per cambiare i canoni del genere, ampliando l'esperienza di gioco fino a spingersi, almeno così sostengono, ai limiti estremi dei first person shooter. Proprio in questi giorni è stato annunciato il rilascio ufficiale del gioco nel secondo semestre del 2010 per le piattaforme PC, Xbox 360 e PS3.
Brink, presentato in anteprima all'ultima edizione dell'E3, è ambientato in un futuro sconvolto dai cambiamenti climatici e dall'effetto serra, e in cui il livello delle acque è salito enormemente. I superstiti del genere umano hanno trovato rifugio sull'Arca, una città marina costituita da centinaia di isole galleggianti collegate fra loro, e che originariamente era stata concepita come un grande esperimento di città ecosostenibile. Venticinque anni dopo la catastrofe, i conflitti sociali sull'Arca esplodono; gli scontri vedono schierati da una parte le forze di sicurezza, che cercano di mantenere l'ordine nella città, e dall'altra il movimento della Resistenza, che vuole invece stabilire un nuovo ordine. La trama di per sé non è nulla di particolarmente originale; le potenzialità innovative del gioco si trovano infatti tutte nel comparto tecnico.
Il primo elemento innovativo lo si trova nelle modalità di gioco: Brink è un gioco single player, multiplayer e tutti e due insieme. Lo spiega Ed Stern, capo progettista di Splash Damage: "Questa cosa del singleplayer/multiplayer è più che altro una questione di mentalità. Chi è abituato a giocare da solo troverà frustrante la modalità online, chi ama il multiplayer si annoia a giocare da solo. Noi abbiamo cercato di garantire a tutti lo stesso divertimento rimuovendo tutti gli ostacoli, rendendo l'esperienza di gioco coerente e trasparente". In altre parole, si comincia scegliendo prima un personaggio tra le varie classi disponibili e successivamente la missione da compiere, suddivisa in sotto obiettivi. Le mappe sono molto grandi e l'interazione è spinta; al raggiungimento di ogni obiettivo si accumulano punti che migliorano le abilità del personaggio, e attraverso scene animate si passa alla missione successiva. Tutto ciò è possibile farlo sia offline che online; addirittura è possibile iniziare una missione in single player, continuarla in multiplayer e portarla a termine nuovamente in single player. Il tutto in modo che Stern assicura essere completamente trasparente per il giocatore, che potrebbe persino non accorgersi della differenza, visto che il passaggio alla modalità multi, anche di tipo cooperativo, avviene su comando ma anche in automatico a seconda della missione da affrontare.
L'altro aspetto innovativo riguarda il gameplay vero e proprio, e consiste nell'introduzione del pulsante SMART; tale pulsante permette di compiere l'azione più efficace possibile in relazione al contesto e nel modo più rapido possibile. Per esempio: il giocatore si trova davanti a un muro chiuso da un cancello. Per passare dall'altra parte potrà mettersi a cercare il solito interruttore o provare a far saltare il muro o il cancello sparandogli. Oppure potrà premere il pulsante SMART, e allora il suo personaggio si comporterà a seconda delle preferenze del giocatore: se il giocatore guarda in alto, il personaggio proverà a scavalcare il muro, se guarda in basso cercherà un pertugio in cui strisciare per sbucare dall'altra parte. La gestione dell'azione è del tutto trasparente e dinamica, ed è accompagnata dalle animazioni adeguate.
Interessante è anche lo sviluppo grafico del gioco. Le ambientazioni e i personaggi si trovano a metà tra lo stile del cartone animato e il fotorealismo; questo conferisce al gioco un'aria "strana" e davvero futuribile. In conclusione, gli sviluppatori di Brink si sono posti come obiettivo quello di abbattere le ultime barriere all'esperienza di gioco in soggettiva, estendendola senza soluzione di continuità tra la modalità singola e multiplayer, combinandola con la libertà d'azione più ampia possibile. Se ci sono riusciti o meno è ancora troppo presto per dirlo.
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