Da molto tempo il Dottor Parnassus (Christopher Plummer) e la sua compagnia offrono al pubblico uno spettacolo di magia e sorprese che va molto al di la di quello che gli spettatori si aspettano, questo grazie ad uno specchio attraversato il quale ci si ritrova in un mondo fantastico e onirico che spesso può cambiare radicalmente la vita di coloro che lo attraversano. Parnassus e la sua compagnia però hanno dei problemi, perchè nel mondo contemporaneo il loro spettacolo antico non riesce a catturare l’attenzione del pubblico. Inoltre, cosa ben più preoccupante, a causa di un patto che ha stretto anni prima con il diavolesco Mr Nick (Tom Waits), Parnassus sta per perdere la figlia Valentina (Lily Cole). In una notte di tempesta i girovaghi si imbattono in Tony (Heath Ledger), rinvenuto appeso per il collo sotto un ponte di Londra, uno smemorato dal passato ambiguo che porta con se grandi cambiamenti…
“Un film di Heath Ledger e amici” si legge nei titoli di coda. Un omaggio al bravo attore australiano ucciso da un fatale mix di medicine proprio durante le riprese e col quale il regista Terry Gilliam aveva già girato I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005). L’inarrestabile regista britannico, purtroppo abituato a problemi imprevisti che mettono a repentaglio la produzione dei suoi film, per completare Parnassus s’è inventato una soluzione che tuttavia s’inserisce perfettamente nella narrazione e ha trovato la disponibilità di Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell per subentrare nelle scene oltre lo specchio che Ledger doveva completare. Gilliam è tornato a lavorare con lo sceneggiatore Charles McKeown, col quale aveva già collaborato nelle Avventure del barone di Munchausen (1988) e soprattutto nel suo capolavoro Brazil (1985). Il risultato è una fiaba eccentrica in puro stile Gilliam, il suo miglior risultato da L’esercito delle 12 scimmie (1996), un film pieno d’inventiva e d’immaginazione, surreale e sognante, piacevolmente distante dagli stereotipi hollywoodiani. Le sequenze nel mondo immaginario hanno un look volutamente poco realistico e attingono più che altro dall’illustrazione e dal fumetto, facendo di necessità virtù (il budget a disposizione era adeguato ma non certo illimitato).
Del film si parla, e attrae molto pubblico, certamente grazie all’ultima presenza di Ledger ma il vero gigante è Christopher Plummer, che domina incontrastato ogni singolo fotogramma in cui appare. Plummer, classe 1929, è un grande veterano dello schermo, con titoli al suo attivo come Tutti insieme appassionatamente (1965), L’uomo che volle farsi re (1975), L’ultima eclissi (1995) e aveva già messo il suo talento a disposizione di Gilliam nel già citato Esercito delle 12 scimmie. Non sorprende che sia stato richiamato: guardatelo nelle ultime toccanti scene del film se volete l’esempio di una grande prova d’attore.
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