La Nasa ha appena bombardato la Luna. Prima che si cominci a parlare di attacchi unilaterali al nostro satellite, è meglio fornire qualche spiegazione. Non si trattava di testare nuove armi nucleari (per ora), ma di effettuare una ricerca sul campo, o forse sarebbe meglio dire nel cratere, per scoprire se da qualche parte sulla Luna ci sia dell'acqua. Ovviamente non originaria del luogo (sebbene, chi può dirlo), ma arrivata tramite un altro tipo di bombardamento: quello subito incessantemente da meteoriti che nel corso dei millenni si sono abbattuti sul desolato paesaggio lunare. L'obiettivo designato dalla Nasa era il cratere Cabeus, situato al polo sud lunare e immerso perpetuamente nelle tenebre. Con un diametro di circa cento chilometri e un fondo quasi completamente piatto, viene ritenuto dagli scienziati il punto più probabile in cui l'acqua potrebbe essersi conservata.

La missione era composta da due moduli: un missile che aveva lo scopo di abbattersi nel cratere, formandone un altro del diametro di venti metri e profondo sedici, e un satellite artificiale che ne ha seguito la traiettoria e, nei minuti precedenti al suo impatto contro la superficie lunare, ha inviato i dati relativi al materiale sollevato dall'impatto del missile. Il filmato è ancora visibile su Nasa Tv.

Speriamo che la Nasa non sia andata a disturbare qualche antica specie aliena che non abbia apprezzato un così brusco risveglio.