Televisione, ultima frontiera. Puoi centrare in pieno un obiettivo e diventare una leggenda, per poi non azzeccarne più uno in tutta la tua carriera. In questo caso però, non stiamo parlando di Joss Whedon, come potrebbe sembrare, ma del mitico Gene Roddenberry, a cui si deve la nascita dell'universo di Star Trek.
Dopo la cancellazione della serie originale, nel lontano 1969, Roddenberry prima tentò la strada del cinema, scrivendo la commedia a sfondo sessuale Pretty Maid All in a Row, diretta da Roger Vadim (lo stesso di Barbarella), poi si buttò su altri progetti televisivi, due dei quali stanno per vedere la luce su dvd on demand grazie alla Warner Bros, quantomeno negli Usa. I due pilot proposti nella loro versione originale si intitolano Genesis II (1973) e Planet Earth (1974).
Prima di tutto, quali sono gli altri progetti dell'autore di Star Trek che non hanno mai preso vita? Il primo pilot di Roddenberry è il misterioso APO 923, su cui non si trovano informazioni di rilievo, ma che potete visionare al Paley Center For Media, a New York, se passate di lì. A seguire comparve, per una stagione intera, il militaresco The Lieutenant, che vide alcune guest star di lusso come Nichelle Nichols (Uhura in Star Trek), nonché del signor Spock in persona, ovvero Leonard Nimoy, che qui interpretava un attore istrionico. The Lieutenant arrivò a ben ventinove episodi tramessi sulla NBC, prima della sua cancellazione.
Quindi fu il momento di Genesis II: nel pilot lo scienziato Dylan Hunt si risveglia dopo centocinquantaquattro anni di animazione sospesa, per scoprire che il mondo è diviso in due fazioni: i Pax, grazie ai quali è stato riportato in vita; i Tyranians, una razza di mutanti che lo vuole nelle sue fila per far funzionare la tecnologia del ventesimo secolo e scatenare una guerra contro i nemici Pax. Il pilot non ebbe fortuna, ma molti anni dopo, dopo la scomparsa di Roddenberry, l'idea fu utilizzata con qualche modifica per creare la serie Andromeda, con Kevin Sorbo nella parte di Dylan Hunt.
Subito dopo l'autore concepì The Questor Tapes e Planet Earth. Questor seguiva le avventure di un androide alla ricerca del suo creatore, un eccentrico scienziato di nome Emil Vaslovik. Il pilot venne scelto dalla NBC perché diventasse una serie. Purtroppo lo stesso Roddenberry abbandonò il progetto dopo che l'emittente gli chiese troppi cambiamenti rispetto al concept originale e quando scoprì che la messa in onda era stata pianificata il venerdì sera, che già allora era vista come la death slot (infatti è stata la fascia in cui Star Trek ha storicamente registrato il rating più basso).
Il suo tentativo seguente fu Planet Earth, che da Genesis II prese non solo alcune idee, ma anche il protagonista Dylan Hunt e persino parecchio materiale di scena, scenografie comprese. Di fatto, Planet Earth poteva essere visto come un sequel di Genesis II, vista la continuità narrativa, il ritorno dello stesso protagonista (anche se con un altro volto) e la società matriarcale a cui già si alludeva in Genesis II.
Un'altra casa di produzione tentò nel 1975 di portare il futuro distopico di Roddenberry in tv, con il titolo Strange New World. L'autore però si dissociò dal progetto, motivo per cui il nome del protagonista e alcuni dettagli dovettero essere cambiati
Nel 1977 infine, tentò la carta più peculiare di tutte: il film tv Spectre, che nelle intenzioni doveva essere il pilot di una serie tv. Un misto di poliziesco e occultismo che vide persino un'uscita nelle sale cinematografiche inglesi, in una versione allungata.
Se volete vedere come avrebbe potuto essere il nostro futuro televisivo, qui sotto trovate due clip da Genesis II e Planet Earth. Buona visione.
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