La collana Il Battello a Vapore di Piemme si arricchisce con un nuovo romanzo del vulcanico scrittore Pierdomenico Baccalario dal titolo Il popolo di Tarkaan (2009). L’avventura si svolge tra Oulx, una tranquilla e bella cittadina che si trova tra le montagne della Val di Susa, e lo strano mondo di Tarkaan, che si trova in un universo parallelo al nostro.

Tra i due mondi una volta l’anno, e precisamente il due di febbraio, si apre una porta che permette il passaggio di persone e cose da una parte all’altra. Troveremo così due possenti guerrieri tarkaan che si aggirano tra i nostri monti e un'intera scolaresca che vaga per il mondo Tarkaan inseguita da ferocissimi guerrieri. Ma passaggio si chiuderà inesorabilmente il giorno successivo...

L’autore. Ecco come si racconta Baccalario in prima persona: Sono nato il 6 marzo del 1974 ad Acqui Terme, una piccola e bella cittadina piemontese. Sono cresciuto circondato dai boschi, con i miei tre cani, la mia bicicletta nera e Andrea, che abitava a cinque chilometri di salite da casa mia. Ho iniziato a scrivere al liceo classico: in certe ore particolarmente noiose fingevo di prendere appunti, mentre in realtà inventavo racconti. Lì ho anche conosciuto un gruppo di amici appassionati di giochi di ruolo con i quali ho inventato ed esplorato decine di mondi fantastici. Sono un curioso, ma discreto esploratore.

Quando frequentavo Giurisprudenza all'università, ho vinto il Premio Battello a Vapore con il romanzo La strada del guerriero, in quella che è stata una delle più belle giornate della mia vita. E da quel momento ho cominciato a pubblicare romanzi. Dopo la laurea mi sono occupato di musei e di progetti culturali, cercando di far raccontare storie interessanti anche ai vecchi oggetti polverosi. Ho iniziato a viaggiare e a cambiare orizzonti: Celle Ligure, Pisa, Roma,Verona. Amo vedere posti nuovi e scoprire diversi modi di vivere, anche se poi, alla fine, mi rifugio sempre negli stessi. C'è un luogo, in particolare. È un albero della Val di Susa, da cui si vede un paesaggio magnifico. Se, come me, adorate camminare, vi spiegherò come raggiungerlo. Purché rimanga un segreto.

Un brano. Lut sbucò tra le montagne che ben conosceva. Dietro di lui, i ragazzi si strinsero ad ammirare la distesa di monti che terminava con il picco del vulcano. Poi Giacomo esclamò: — Ma quello... è il vulcano di Lyr!

Tutti gli occhi si fissarono nella direzione che lui aveva indicato. — Ma non è possibile...

— Vi dico che è lui!

— Ma allora... quella... è la Conca Ghiacciata! — lo aiutò un compagno. — Siamo vicini al Bosco dei Cinque Sentieri! E là dev'esserci il ponte per la Città Nascosta.

Lut era stupefatto. — Conoscete questo posto? — domandò ai ragazzi.

— Certo. Lo abbiamo letto sui libri — rispose uno di loro. — Ci state portando alla città dei Colossi?

Lut annuì, scatenando una valanga di commenti.

Poi un ragazzo indicò la vallata e disse: — Ma com'è possibile? Non c'è nessun vulcano vicino a casa nostra!

— Questo non è il nostro mondo — rispose Giacomo, come se fosse ovvio.

La quarta di copertina. Il 2 febbraio è considerato un giorno magico. È il giorno in cui si apre una porta tra il mondo reale e il mondo fantastico, e tutto può accadere. E il giorno in cui a Oulx, un paese tra le montagne della Val di Susa, compaiono due colossi alti tre metri e armati fino ai denti, che assomigliano in modo impressionante ai protagonisti della famosissima saga di Tarkaan. È il giorno in cui, a Tarkaan, i ferocissimi guerrieri delle montagne danno la caccia a venticinque alunni della scuola elementare di Oulx. All'alba del 3 febbraio, il passaggio tra i due mondi si chiuderà definitivamente, fino all'anno successivo. Ci sono solo 24 ore di tempo perché ogni creatura vivente torni nel proprio mondo...

Pierdomenico Baccalario, Il popolo di Tarkaan (2009)

Edizioni Piemme, collana Piemme Junior, pagg. 348, euro 17,00