In Star Trek: The Undiscovered Country abbiamo un personaggio femminile molto

particolare, il Tenente Valeris. Valeris non è come Saavik anche se la ricorda molto, è una conservatrice che non vuole fare la pace con i klingon e quindi accetta di far parte di una cospirazione il cui scopo è sabotare i negoziati di pace. Un altro personaggio femminile forte votato al martirio per la causa sbagliata. Terribile la scena in cui Spock la forza a una fusione mentale per farsi dire i nomi dei cospiratori, uno stupro mentale su un prigioniero tradisce tutte le convenzioni internazionali sul trattamento dei prigionieri e non fa per niente onore a Spock, anche se era per una buona causa, ma naturalmente agli eroi vincitori si perdona sempre tutto soprattutto se a farne le spese sono le donne.Tra gli altri personaggi femminili del film abbiamo poi Azetbur, che però diventa cancelliere klingon solo perché è figlia di suo padre, non sappiamo se abbia anche meriti personali, e infine Martia, la mutaforma che su Rura Penthe fa scappare Kirk e McCoy al solo scopo di farli cadere in trappola e ucciderli, senza successo. Tre su tre! Tre nuovi personaggi femminili potenzialmente innovativi e tutti e tre vengono dipinti come cospiratori, traditori e manipolatori. Non c'è che dire, Star Trek è arrivato alla quadratura del cerchio ed è riuscito a escludere non dico trent'anni di femminismo, perché sarebbe chiedere troppo, ma un po' di buon senso e di considerazione per il pubblico che è formato per metà anche da donne.La serie classica di Star Trek ha avuto successo perché presentava un futuro dove era possibile vivere in pace e dove i diritti inalienabili della persona venivano rispettati, è vero però che se tutti gli uomini sono uguali, alcuni sono più uguali degli altri, soprattutto se il confronto è con una donna. Malgrado tutto l'ottimismo, la fiducia in un futuro migliore e l'apparente multi-culturalità, dal punto di vista delle relazioni di genere e della rappresentazione del genere femminile, Star Trek rimane una serie conservatrice.

Le donne di Star Trek sono persone a metà, costrette a vivere come suore algide per fare carriera o come stupide bellone per avere famiglia o per cadere nelle braccia di Kirk. In questa prospettiva non c'è spazio di manovra per poter diventare una persona completa. I personaggi che per qualche disattenzione sono riusciti a trascendere questi limiti, sono rimasti leggendari nella storia della serie, ma purtroppo si contano sulle punte delle dita di una sola mano. Se però prendiamo in considerazione il contesto storico e sociale in cui la serie è stata prodotta, cioè quello della prima ondata del femminismo, possiamo dire che anche solo vedere delle donne fare qualcosa che non fosse la segretaria o la cameriera è un puro miracolo. Ma è chiaro che con gli occhi di una donna del 21° secolo la serie è irrimediabilmente datata e frustrante. Se una donna moderna vuole vedere in TV delle donne complete farebbe meglio a rivolgersi ad altre serie e a guardare a Star Trek come la preistoria.

Bibliografia

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