A questo punto non c'è molto altro da dire eccetto che la serie è stata innovativa solo di nome e non di fatto. Oltre un bacio interrazziale e un paio di personaggi promettenti il resto è rappresentato da donne il cui unico ruolo è scopofilico, ovvero mostrarsi il più possibile attraenti per compiacere lo sguardo maschile, principalmente di Kirk ma anche del pubblico a casa, naturalmente mostrando meno intelligenza possibile per non rischiare di mettere in ombra gli eroi uomini. Tutto questo succedeva quaranta anni fa.Trenta anni fa invece, nel 1979 usciva il primo film, Star Trek: The Motion Picture, con un personaggio femminile nuovo, la deltana Ilia, interpretata dalla compianta Persis Khambatta. La prima cosa che si nota del personaggio è che è completamente calva perché appartiene a una razza di umanoidi provenienti dal pianeta Delta. La peculiarità dei deltani è di avere un controllo e una maturità sessuali di gran lunga superiore ai terrestri, inoltre le femmine producono feromoni (non ci è dato sapere se anche i maschi deltani lo fanno), sostanze che hanno la capacità di eccitare sessualmente i rappresentanti dell'altro sesso, deltani o alieni che siano. Inutile dire che la prima apparizione di Ilia sul nuovo ponte di comando dell'Enterprise genera sorrisetti e molto imbarazzo. In questa occasione Ilia rivela che per arruolarsi nella Flotta Stellare ha dovuto fare un voto di castità, e sappiamo che un rapporto sessuale con un terrestre sarebbe devastante per quest'ultimo, che appartiene a una razza sessualmente immatura per gli standard deltani. Si capisce allora che i suoi capelli sono un simbolo della sua sessualità: niente capelli, niente sesso. Si potrebbe continuare dicendo niente sesso, niente vita di coppia, niente famiglia. È l'ennesimo sacrificio della famiglia per fare carriera e ha dovuto firmare anche un contratto castrante. Neanche questa volta quindi abbiamo un personaggio femminile completo, ma solo un surrogato, anzi un automa studiato a tavolino per la storia, tanto che nel corso del film Ilia diventa un pedone di V'ger manipolato anche dai terrestri e alla fine vittima di entrambi. Non vedo molti progressi rispetto a dieci anni prima. Per fortuna ci salva il secondo film.In Star Trek II: The Wrath of Khan facciamo la conoscenza della dottoressa Carol Marcus, una ex di Kirk da cui ha avuto un figlio (strano che sia riuscita a sopravvivere!). Per fortuna è una scienziata, almeno sa fare qualcosa nella vita oltre a farsi incantare da Kirk e lei forse è la prima donna vera ad apparire in Star Trek. Carol fa un mestiere che ha scelto, che le piace e a cui ha dedicato molte energie. Quando aveva incontrato Kirk non aveva alcuna intenzione di rinunciare alla sua vita per lui, quindi ognuno è andato per la sua strada, e come madre single, ha fatto crescere il figlio nel proprio mondo non in quello di Kirk “a galoppare tra le galassie”. Aveva ragione dato che nella prima missione di David con la Flotta viene ucciso (vedi Star Trek III: The Search for Spock).
Peccato per Saavik, la prima vulcaniana seria, che viene persa per strada e diventa una dama di compagnia di Amanda. Un personaggio promettente sprecato in questo modo, che vergogna! Ma le cose non vanno molto bene neanche nei film successivi.In Star Trek IV: The Voyage Home Kirk incontra una scienziata del ventesimo secolo, la dottoressa Gillian Taylor, una biologa marina specializzata in cetacei, che però non ha la stessa presenza scenica e autorevolezza di Carol Marcus. Anche Gillian si fa incantare da Kirk e addirittura lo segue nel futuro, cambiando per sempre la linea temporale, ma per fortuna capisce che tipo è e alla fine del film lo scarica. È la prima volta per Kirk.
Nel quinto film Star Trek V: The Final Frontier non succede nulla di interessante eccetto una danza di Uhura coperta solo di ventagli ed eseguita alla luce della Luna, ma d'altronde l'intero film è da dimenticare.
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