Nel giro di un solo anno sembra diventata una sfida non indifferente riuscire ad andare in onda sulla tv Usa, o tornarci, se è per questo. L'ultimo caso emblematico è quello di Day One, che doveva essere la serie evento della NBC e che, a giudicare dai trailer, doveva non poco alla defunta Jericho.
Dopo il lancio pubblicitario in grande stile, qualcosa cambiò ai piani alti dell'emittente che ci tenne a precisare che la serie era una specie di esperimento e che non sarebbe andata oltre la prima stagione, composta da tredici episodi.
Poi il 2 di ottobre la NBC cambia di nuovo idea: secondo Variety, Day One è ora diventata una miniserie di quattro ore (comprese le interruzioni pubblicitarie).
La scelta sembra essere dettata dalla necessità di limitare i costi e i danni, per cui l'emittente ha deciso di valutare il risultato della miniserie per poi decidere se proseguirla oppure chiudere l'esperimento, come un cliffhanger abbandonato a se stesso, potremmo aggiungere.
Di per sé non è una novità, Syfy aveva tracciato la rotta proprio con la miniserie di BSG, ma adesso i segnali sono diversi, se si pensa che anche la ABC ha deciso di mandare in onda solo quattro episodi del remake di V-Visitors, per poi fermarsi fino a marzo 2010.
Per quanto riguarda Day One, al momento sono state girate due ore. Tocca ora al produttore/sceneggiatore esecutivo Jesse Alexander concludere le varie storyline nelle due ore seguenti, mentre nel contempo deve lasciare qualcosa di aperto per una possibile continuazione.
C'è da dire che Alexander l'ha presa con filosofia. Si è stampato un sorriso in faccia e ha dichiarato a Syfy: "Non è così brutta come sembra".
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