Il racconto di FlashForward toglie questa considerazione dal regno delle ipotesi per sbatterla brutalmente in faccia all’intera umanità. Quello che sembrava un sogno, l’opportunità di rimescolare le carte, per i personaggi del libro diventa la realtà; ognuno pertanto è chiamato a misurarsi con ciò che ha visto e con la propria determinazione nello stabilire un percorso di vita. Sapendo in anticipo che piega prenderà la loro esistenza, avranno la forza di cambiare le cose? Questa domanda è moltiplicata miliardi di volte, tanti quanti sono gli esseri umani, e la risposta resa molto difficile dal fatto che le risposte di ciascuno inevitabilmente influenzano le risposte degli altri. Così succede che molti si suicidano, avendo visto cosa il futuro ha in serbo per loro; altri cercheranno di cambiare il corso degli eventi.
FlashForward è un romanzo che tratta del libero arbitrio, uno dei temi centrali che da sempre si pongono la filosofia e la letteratura. Siamo davvero liberi di decidere il nostro futuro, e se sì in quale misura? La risposta che fornisce Sawyer è sicuramente mediata dalla sua visione razionale del mondo, che nei suoi racconti e romanzi ha fatto spesso prevalere sul misticismo e sul senso religioso, come ad esempio nel libro L’equazione di Dio, o nel ciclo di Neanderthal Parallax. In FlashForward i protagonisti sono legati al futuro non da un destino “cinico e baro”, ma dalle interrelazioni con altri sette miliardi di entità pensanti, ognuna preda della propria realtà e desiderosa in qualche modo di modificarla. È l’intrecciarsi di tutte queste idee, desideri e aspirazioni che costruisce la realtà e spiana la strada verso il futuro. Il messaggio del libro è che il futuro non è predeterminato anzi; mutuando i concetti dalla meccanica quantistica, il futuro è un’insieme di alternative a ognuna delle quali è associata una certa probabilità di verificarsi. Per cambiarlo occorre intervenire sulle probabilità di ciascuna alternativa, che è influenzata anche dalle decisioni degli altri.
Un’idea come questa, in tempi di penuria di novità, difficilmente poteva sfuggire all’interesse di altri media. E infatti la prima ad aggiudicarsi i diritti di trasposizione televisiva è la HBO, una televisione a pagamento via cavo. Ma quasi subito il progetto viene passato nelle mani ben più capienti della ABC la quale, con il prodotto di punta, Lost, che si avvia verso la conclusione, ha bisogno di un serial altrettanto dirompente che le consenta di mantenere la leadership. Al produttore esecutivo Marc Guggenheim viene affidato il compito di concepire l’adattamento televisivo del romanzo, impresa non facile data la complessità del tema e della vicenda. Guggenheim si affida a David S. Goyer, autore del Michigan che negli anni novanta si è fatto le ossa con le sceneggiature di film d’azione (Il corvo 2, Dark City) e di albi a fumetti (Silver Surfer, Ghost Rider). Ma è con la riproposta delle avventure di Batman (Batman Begins, The Dark Knight) che Goyer sale nell’olimpo degli sceneggiatori di punta di Hollywood. Nell’adattamento del romanzo di Sawyer Goyer viene affiancato da Brannon Braga, produttore e autore televisivo e cinematografico il cui nome è molto legato la marchio Star Trek. Braga è reduce dal relativo insuccesso dell’ultima serie tv del mondo Trek, Enterprise, e dal totale fallimento del serial Threshold, cancellato dopo pochi episodi. È proprio lavorando a quest’ultimo progetto che i due hanno modo di conoscersi; per Braga si tratta di un’occasione di riscatto, cambiando il futuro che rischiava di vederlo trasformarsi in un autore perdente.
Il lavoro di adattamento di FlashForward non è stato facile. Goyer e Braga hanno deciso di mantenere solo l’idea base, cambiando tutto il resto. Cambiano il periodo di tempo trascorso dall’umanità nel futuro (2 minuti e 17 secondi), ma soprattutto spostano l’arco temporale della vicenda; nel telefilm il viaggio in avanti non è di 21 anni ma di appena sei mesi. Questa modifica è direttamente collegata alla programmazione della serie; il balzo nel futuro si verifica il 24 settembre 2009, giorno della messa in onda del pilot della serie. In questo giorno i protagonisti vedranno sé stessi come vivranno il 29 aprile 2010. La prima stagione del telefilm si svolgerà pertanto in “tempo reale” e l’ultimo episodio andrà in onda proprio il 29 aprile 2010, giorno in cui il presente si ricongiungerà con il futuro. Da lì partiranno altre vicende che verranno narrate nelle stagioni successive.
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