Tra le tecnologie fantastiche imposte da Star Trek all'immaginario collettivo spicca il teletrasporto, espediente nato per ovviare alle spese eccessive che avrebbe comportato far scendere l'Enterprise sulla superficie dei pianeti, ma diventato nel tempo vero e proprio simbolo dell'universo trekkiano, probabilmente "Beam me up, Scotty!" è la frase più ripresa dai fans, e non solo da loro.
Sembra quindi abbastanza logico che l'immagine di copertina di Teletrasporto sia presa dalla locandina del primo film di Star Trek, occorre però togliere subito ogni dubbio: il libro di David Darling è prettamente scientifico, e lascia ben poco alla fantasia.
L'autore esamina rigorosamente le ricerche passate, lo stato attuale e le prospettive del teletrasporto, con un liguaggio semplice ed efficace, disegnando un arazzo ben diverso dalle possibilità offerte dai trasmettitori dell'Enterprise.
Niente sbarchi su pianeti sconosciuti, quindi, per ora solo la possibilità di trasmettere in modo istantaneo lo spin, lo stato quantistico di un atomo, e per distanze non certo esaltanti, al massimo di un centinaio di chilometri.
Ma questo risultato è solo in apparenza trascurabile, si tratta della dimostrazione dell'entanglement, una relazione tra gli stati quantici di due atomi che non decade con la distanza, cosa che mette in discussione alcuni dei principali concetti della fisica.
Inoltre riuscire a stabilire connessioni a livello atomico apre nuove prospettive in campo informatico, aprendo la strada verso computer quantistici, con capacità di calcolo finora impensabili.
Darling non è molto convinto della possibilità di riuscira a teletrasportare la materia, ma fa qualche considerazione, alla fine del libro, sulle conseguenze di una simile scoperta, immaginando le senzazioni di chi salga su una pedana di teletrasporto, in procinto di essere distrutto, trasformato in informazioni e ricostruito, concludendo che ben pochi salirebbero volentieri su quella pedana.
Considerazioni condivisibili, del resto ogni appassionato di Star Trek sa bene quanto le cose possano andare storte, anche con un esperto come Scotty ai comandi.
Teletrasporto è un saggio molto interessante, perlomeno per chi abbia qualche cognizione di base di fisica quantistica, gli altri potrebbero trovare qualche capitolo ostico, purtroppo il libro affronta concetti di difficile comprensione, e il linguaggio semplice utilizzato dall'autore aiuta, ma non elimina le difficoltà intrinseche alla materia.
David Darling è un astronomo e scrittore di fantascienza, nato il 29 luglio 1953 a Glossop, nel Derbyshire, è laureato all'università di Manchester, in fisica nel 1974 e in astronomia nel 1977.
Dopo aver lavorato per la Cray Research negli Stati Uniti ha iniziato a collaborare a riviste di astronomia e a scrivere libri di divulgazione scientifica.
Il suo debutto è avvenuto con una serie di 10 libri per ragazzi chiamata Discovering Our Universe, seguita da innumerevoli altri saggi, alcuni dei quali saranno tradotti in Italia da Bollati Boringhieri Editore.
Attualmente vive, con la moglie Nell, nella città scozzese di Dundee.
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