Marvelman è un fumetto che conosce bene le aule dei tribunali. Nato in Gran Bretagna nel 1953 come surrogato europeo di Captain Marvel, dopo una storica causa durata dodici anni, che ha visto contrapporsi la DC Comics (al tempo National Comics) e la Fawcett Comics (dove la prima accusava la seconda di aver copiato Superman), il fumetto conobbe notevole fortuna, tanto che il suo inventore Mick Anglo portò avanti la serie fino al 1960 (per conto dell'editore L. Miller & Son).
Dopo il divorzio fra autore e casa editrice, il fumetto sopravvisse ancora per tre anni, poi scomparve. Nel 1982 Alan Moore riprese il marchio e diede nuova vita a Marvelman sul mensile inglese Warrior. Ai disegni c'era, fra gli altri, Alan Davis. Nel frattempo però la Atlas Comics aveva cambiato nome in Marvel, per cui proprio non poteva digerire il fatto che ci fosse in giro un supereroe a lei omonimo. Varie vicissitudini legali portarono alla cessione dei diritti di Marvelman alla Pacific Comics e poi alla Eclipse Comics. Quest'ultima riprese la pubblicazione nel 1985 cambiando il nome al fumetto, sotto la pressione della Casa delle Idee: ecco Miracleman, a cui ha lavorato gente del calibro di Neil Gaiman (negli anni '90).
Prorprio Gaiman è stato protagonista di una lunga battaglia legale contro Todd McFarlane, che nel 1996 ha comprato la Eclipse Comics, ma ha poi utilizzato parte delle idee di Miracleman senza interpellare Gaiman, secondo la tesi dello stesso Gaiman. Il processo si è trascinato a lungo e non è facile da ricostruire in ogni suo aspetto.
Da allora sono passati altri dodici anni. E proprio quest'anno la Marvel, in occasione del Comic-Con di San Diego, ha annunciato per bocca del suo editor-in-chief Joe Quesada di essere riuscita ad acquisire i diritti del primo Marvelman dalla Emotiv, agenzia che oggi rappresenta Mick Anglo, il quale si è dichiarato (a dir poco) entusiasta: "Non credevo che sarebbe mai successo, è semplicemente meraviglioso vedere la mia creatura tornare alla luce". Verranno perciò ripubblicati i primi albi della serie.
Che ne sarà di ciò che è venuto dopo, di Miracleman in particolare? Qui si entra nel campo delle ipotesi. I diritti si sono sparsi negli anni fra diversi soggetti (oltre ai già citati Moore, Gaiman e Davis, ci sono di mezzo, in un modo o nell'altro, altri nomi noti del settore come Garry Leach, Dez Skinn, Chuck Austen, Rick Veitch, John Totleben e Mark Buckingham), ma è ovvio che la Marvel spingerà per radunarli tutti e trovare l'accordo, per poter impreziosire la serie pubblicando anche il materiale più recente. Da indiscrezioni sulla rete pare anzi che i contatti siano già in corso e ci siano buone probabilità di riuscita.
Ovviamente rimane invece aperto il capitolo di quale sarà il futuro, in casa Marvel, di uno dei più grandi eroi dei fumetti di tutti i tempi.
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