Durante una gita fuori città, in quello che doveva essere un romantico picnic nel bosco, Dylan vede la sua ragazza, Amber, bruciare viva davanti ai suoi occhi, vittima di quella che potrebbe essere un'organizzazione che gira e spaccia snuff movies. Ossessionato dall'atrocità dell'accaduto e pungolato dalla scomparsa di altri ragazzi, stenamente tutti conoscenti se non addirittura amici di Amber, l'indagatore dell'incubo si butta a capofitto in un'indagine che lo condurrà dritto all'indiscusso re del rock satanico, presunto anticristo nonché clone spudorato di Marilyn Manson, Bloody Murray, possibile committente del rogo della ragazza. La verità sarà ancora più terribile, come da copione, e il finale ci regalerà un Dylan Dog insolitamente duro. Testi di Paola Barbato e disegni di Luigi Piccatto per una storia ambiziosa e originale, ma anche macchinosa e a tratti confusa. L'idea su cui si basa l'intreccio è forse troppo complessa per un fumetto di 94 pagine e ancora una volta il rifiuto del sovrannaturale fa più male che bene. Nonostante la pioggia di stereotipi, Bloody Murray ruba la scena, anche se Dylan Dog ormai più che un indagatore dell'incubo sembra un vendicatore mascherato. Sufficienza stiracchiata, ma niente di più. C'è di meglio in edicola, e anche in fumetteria, tra gli arretrati. Se avete voglia di un amarcord, rileggetevi il n. 36, Incubo di una notte di mezza estate. Dylan Dog, Il seme della follia, mensile n. 175, aprile 2001, Sergio Bonelli Editore, in edicola a L. 3.800. Sito: www.sergiobonellieditore.it