Non c'è più alcun dubbio che Frank Darabont abbia deciso di dare una forte impennata alle proprie attività. Così come non c'è dubbio che la sua passione per gli scritti di Ray Bradbury sia più che genuina. Così, a distanza di pochi giorni dalla sua intervista in cui affermava la volontà di realizzare a qualunque costo il remake di Fahrenheit 451, Darabont dichiara in un'altra intervista di voler produrre per il grande schermo anche L'uomo illustrato, celeberrima raccolta di racconti di Bradbury. A dirigere il film dovrebbe essere nientemeno che Zack Snyder (300, Watchmen), il quale ha una proposta di adattamento che si potrebbe definire "retrò".
Dopo il successo ottenuto con la regia di Le ali della libertà, Il miglio verde e The Majestic, negli ultimi anni Darabont si è dedicato principalmente alla scrittura e alla produzione, partecipando a progetti quali Collateral di Michael Mann. Nel 2007 è tornato alla regia con The Mist, tratto da un racconto di Stephen King. Ora ha deciso di far esplodere la sua passione per Bradbury: oltre al remake del film già diretto da Francois Truffaut, l'idea di Darabont è di riportare sullo schermo i racconti incentrati sulla figura dell'uomo illustrato, un vagabondo con il corpo interamente ricoperto di tatuaggi che, nell'invenzione di Bradbury, prendono vita raccontando ognuno una storia misteriosa e fantastica. Il libro (edito in Italia da Fanucci) ebbe già una versione cinematografica nel 1969, diretta da Jack Smith su un soggetto scritto dallo stesso Bradbury, e interpretata con sorniona eleganza da un gigante quale Rod Steiger.
Il nuovo progetto si baserebbe su un'idea di Snyder, e che Darabont così spiega: "Guardando il periodo in cui sono stati scritti, quei diciotto racconti rappresentano proprio il gusto bizzarro e fantastico di quegli anni, per questo parliamo di un approccio in stile retrò. Non si può dire che Bradbury si caratterizzi per essere uno scrittore solo di quel periodo, anzi, Bradbury è uno scrittore senza tempo. Ma le storie che abbiamo scelto hanno il gusto degli anni sessanta secondo la sua visione".
Nessuna indiscrezione su quali siano i racconti scelti per lo schermo, e che lo sceneggiatore Alex Tse (Watchmen) avrà il compito di adattare, ma Darabont ci tiene a rivendicare un ruolo nella scelta: "Ci siamo consultati (con Snyder, N.d.R.) sui quali racconti potessero rappresentare meglio lo spirito dell'antologia. E' un processo ancora in corso per cui non sarebbe giusto anticipare". Darabont ha anche escluso qualsiasi influenza da parte sua sulle scelte stilistiche di Snyder: "Questo è a tutti gli effetti un progetto di Zack, e io mi comporterò come un produttore saggio dovrebbe fare. Gli ho detto: sarò coinvolto poco o tanto a tua scelta, sarai tu a dirmi quando avrai bisogno del mio intervento. Non ho alcuna intenzione di intromettermi nella lavorazione senza essere invitato, e Zack certo non ha bisogno né della mia supervisione né dei miei consigli. In Collateral ero uno dei produttori esecutivi, ma non mi sono mai permesso di dare consigli a Michael Mann, che è un ottimo regista. Così anche in questo caso, se mi verranno chiesti suggerimenti sarò felice di poter collaborare, ma sempre stando mezzo passo indietro".
E in effetti sembra difficile che Darabont, pur essendo un buon regista, possa consigliare alcunché a un talento visionario ed esplosivo quale quello di Snyder. L'uomo illustrato dovrà comunque aspettare almeno il 2011 per andare in produzione, visto che Snyder sarà impegnato con altri progetti tra i quali un film d'animazione, il fantasy Sucker Punch e un ipotetico sequel di 300. Per la serie: Hollywood non si smentisce mai...
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