- È difficile da spiegare. Piet scrollò il capo.- Continuerò a provare, Auvin. Non ho un uso migliore del mio tempo e ho una coscienza a cui rendere conto. Se non fossi stato un gran testardo avrei preso a pensare molto tempo fa che l'unica soluzione al problema kaina fosse lo sterminio. Come dice quel pazzo di Miss. Ho perso due figli per mano vostra.- Io li ho persi tutti - disse Kemiat con voce sorda. - Ma sono venuto a dirti che la devi smettere, Arun. La matematica non si occupa degli individui e nemmeno il nostro Progetto. Ma io ti voglio bene e ti voglio avvertire. Entro cinque anni ci sarà un grosso cambiamento nello Stato Majet. I moderati come te... saranno tolti di mezzo, Arun. Saranno brutti tempi. Tu sei un uomo di valore; salvati. Lascia stare ora, dimettiti dal Parlamento e smettila di alzare la voce. Scompari nell'ombra.Piet lo guardò in silenzio, quasi con odio.

- Ti prego, Arun. Non c'è niente che possa fermare il sangue che deve ancora scorrere. Ci sono dei pazzi fra la mia gente, più che fra i majet: impazziti di dolore e di rabbia. Non è colpa tua ma è colpa del tuo Stato: in questa grande tragedia nessuno è più innocente. Da nessuno puoi pretendere ragionevolezza. Servirsi del terrorismo per fermarlo è una strada terribile, ma praticabile. La tua è una via giusta e nobile, ma non funzionerà. La sua entropia è troppo bassa.

- Servirsene - disse Piet. - Incitarlo, incoraggiarlo, vuoi dire.

- No. Noi limitiamo le scelte, ma non scegliamo mai. E devo anche aggiungere che tu, Arun, le tue scelte invece le hai fatte. Hai comandato tu l'attacco alla Timo.

Piet distolse gli occhi dal volto del suo amico di un tempo.

- Sarebbe successo comunque, e assumendo il comando io avrei potuto acquisire influenza... porre fine a questa catena di carneficine. Aymer stesso ha detto che era inevitabile...

Kemiat alzò una mano.

- Arun, la storia siamo noi uomini. Inevitabile o no, lì a cancellare la Timo dall'universo c'eri tu. E a volte mi chiedo come può essere successo, come hai potuto, proprio tu, farlo, Arun?"

Ora la voce di Kemiat si era incrinata.

- È stato più facile di quanto pensassi - mormorò il generale majet.

Kemiat si alzò in piedi.

- Ebbene, Arun, ti ho detto quello che ti dovevo. Mi ha fatto piacere rivederti. Pensa a quello che ho detto.

Piet non si era mosso.

- Dimmi, Auvin - disse con voce quieta. - Aymer ha parlato di un Teorema di Seldon, che prova che ogni uso della psicostoriografia, da parte di chiunque e per qualunque fine, porta alla fine ad un medesimo risultato: al bene maggiore. Ora, mi sono capitati in mano gli atti del primo, e unico, convegno di psicostoriografia e ho scoperto che le cose non sono così pacifiche.

Kemiat annuì.

- Sì, la vecchia polemica. - Se la psicostoriografia è così potente, può essere usata per compiere molto male -. Il Teorema ha demolito queste posizioni.