- Non stupirti, Arun. Quando ero giovane ho visto cose che avrebbero spinto anche te alla violenza. Sì, anch'io. Piet si sedette in una poltrona.- Continua - disse.- Ma poi, siccome eravamo storici e psicostoriografi, ci chiedemmo: a cosa porterà la violenza? Bada, Arun, non se era giusto o utile - a chi è disperato queste cose non possono interessare, si agisce per odio, o magari per vendetta - ma a cosa avrebbe matematicamente portato?- A niente - disse Piet seccamente.
- A molte cose diverse, Arun, a molti risultati diversi, alcuni più probabili, altri meno. Alcuni erano favorevoli a noi, ma erano pochi, e poco probabili. Ma eravamo giovani ed entusiasti. La psicostoriografia permette di scegliere una linea e facilitarla, restringendo sempre di più le scelte della storia, fino a costringerla a seguire la nostra direzione. A guidarla dove vogliamo noi. A guidarla, Arun!
Piet non era stato contagiato dall'entusiasmo di Kemiat.
- L'ho già sentito dire, tutto questo.
- Ma non capisci? Non soltanto il terrorismo non era più necessario, ma per la prima volta c'era un modo per rendere la storia non un procedere caotico e insanguinato, dai risultati folli e perversi, ma un cammino sicuro verso una meta, una meta possibile, non un'utopia. Un cammino guidato dalla ragione, la ragione umana.
- Così, ci credi ancora - disse Piet, piano, guardando fuori dalla finestra.
Kemiat fece una pausa.
- Non so, Arun. Davvero non so più a cosa credo. Mi sento così vecchio.
Piet si voltò e lo guardò.
- So tutte queste cose, Auvin. Me le ha dette Aymer non più tardi di un anno fa. Ma non ci credo molto, se devo essere sincero. Nella psicostoriografia, sì, ho controllato gli appunti di Aymer. Ma in una società migliore, in un cammino obbligato... no. So come Aymer voleva arrivarci. È una strada insanguinata e io non voglio seguirla.
- Lo sapevi, allora - disse Kemiat, stupito.
Piet annuì.
- Ma Arun, tu devi aver capito, allora, che non c'è scampo, che non c'è modo di evitare che succeda, e succeda a quel modo. Perché continui a cercare di convincere i majet a concedere condizioni che loro non vogliono concedere, i kaina ad accettare quello che non possono accettare? Sarai sconfitto.
- Le probabilità di successo sono basse, lo so...
- Sono inesistenti! È troppo tardi ormai, Arun, e anche se non lo fosse, è una strada impossibile, i nostri calcoli lo dimostrano...
- I vostri calcoli!" esplose Piet, parlando fra i denti serrati.
Riprese a camminare su e giù, seguito dallo sguardo di di Kemiat, pieno di pietà e stupore.
- Eppure tu hai lasciato Aymer vent'anni fa e non gli hai più voluto parlare fino a poco prima che lo giustiziassero. Nemmeno tu la volevi questa soluzione, Auvin. Perché?
Kemiat distolse lo sguardo e sembrò a disagio.
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