Sergio Altieri, meglio noto con lo pseudonimo Alan D. Altieri, è stato definito da Oreste del Buono “il più americano degli scrittori italiani”. E' uno scrittore eclettico che si trova a suo agio sia nei romanzi che nella narrativa breve: lo dimostra con la seconda antologia pubblicata dalla TEA, Hellgate. Al confine dell’inferno, nella quale ci offre una sua personale visione dell’apocalisse, conducendoci per mano verso il “suo” cancello dell’inferno.
Già lo scorso anno avevamo avuto modo di apprezzare i suoi racconti nell'antologia Armageddon. Scorciatoie per l’apocalisse. I racconti della nuova raccolta sono sei, di cui cinque già pubblicati nel passato (interamente riscritti dall’autore), mentre il sesto, Tutti al rogo!, è inedito. Seguiremo le avventure di Andrea Calarno, personaggio scomodo, già commissario capo della Omicidi e ora comandante del Dipartimento speciale investigativo.
Il primo racconto è 357 Hydra Shok, titolo che deriva dal calibro di un insolito proiettile di pistola semiautomatica. Si prosegue poi con J; Medicina nera; Black-cuda; Metal purge e infine Tutti al rogo!. Come dire, il peggio arriva alla fine. Afferma l’autore: “Benvenuti quindi nel non-luogo da binario morto di Tutti al rogo!, dove la politica è un manicomio criminale, la religione è un delirio perverso, l’etica è un reality tossico. L’ultima trincea di Andrea Calarno in questo “terminal world”? Un attico. Sopra l’inferno”.
L’autore. Alan D. Altieri è nato Milano nel 1952, è laureato in ingegneria meccanica, ma alla professione nel settore ha preferito quella di scrittore, traduttore e sceneggiatore.
Esordisce nel 1981 con il romanzo Città oscura e nel 1983 si trasferisce New York per lavorare nell’industria cinematografica americana, spostandosi poi a Los Angeles presso la Dino De Laurentiis, dove collabora alla realizzazione di importanti film di successo internazionale.
I suoi action-thriller vantano ambientazioni estreme, enigmi tecnologici, metropoli da incubo e scenari apocalittici con un ritmo che non lascia respiro al lettore. Ne è un esempio Kondor (Corbaccio, 1997), thriller bellico ambientato in un futuro prossimo con cui Altieri ha vinto il Premio Scerbanenco nel 1997.
Ha dimostrato di essere un autore poliedrico con la pubblicazione della trilogia di Magdeburg, dove passa dal suo consueto futuro ipertecnologico al diciassettesimo secolo, narrando vicende che si svolgono in Germania durante la devastante Guerra dei Trent’anni.
La quarta di copertina. Potere delle istituzioni e dominio della criminalità: abbraccio mortale ormai consumato.
Politica-spettacolo a base di sangue e budella: un dilagare in prime time dagli schermi televisivi alle strade delle città. Devastazione delle coscienze e giustizia fai-da-te insanguinata dalla follia e dalla vendetta: fatto compiuto. Ansia di redenzione collettiva: ennesimo show che si distorce nelle fiamme del rogo. Benvenuti nel mondo alla rovescia: il mondo in cui viviamo facendo finta di guardare dall’altra parte, il mondo che ci sbattono in faccia le storie di Hellgate, la nuova antologia di racconti di Alan D. Altieri, il «Maestro italiano dell’Apocalisse». Guida in questo viaggio «al confine dell’inferno» è un personaggio molto scomodo, Andrea Calarno. Già commissario capo della Omicidi, ora comandante del Dipartimento speciale investigativo, eroe solitario sull’orlo del baratro che non esita a guardare in basso, diventando un consapevole «scrutatore della morte. Forse la sola cosa che abbia mai conosciuto. Assieme a tutte le strutture della distruzione». Accanto ai primi cinque racconti, interamente riscritti dall’autore, torreggia il potente inedito finale, Tutti al rogo!, scritto espressamente per questo volume.
Alan D. Altieri, Hellgate. Al confine dell’inferno (2009)
TEA, collana Narrativa Tea, pagg. 332, euro 10,00
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