In effetti, il traduttore universale di Star Trek faceva qualcosa di più: era in grado di tradurre anche le lingue mai sentite prima di alieni appena contattati, e lo faceva in modo del tutto trasparente, senza che l'"utente" si rendesse conto che l'interlocutore parlava una lingua diversa. Anzi, adattava persino gesti e movimento delle labbra...
Ma sorvoliamo sui dettagli, perché comunque è sempre curioso vedere come in qualche modo la realtà insegua Star Trek. È la rivista Computerworld Italia che fa riferimento alla serie di fantascienza parlando del nuovo software di riconoscimento vocale e traduzione per iPhone e altri smartphone. Il prodotto nasce dalla fusione di due aziende, la Dial Directions, che ha sviluppato un software di riconoscimento vocale utilizzato per le funzionalità di navigazione GPS di alcuni telefoni cellulari, e la Sakhr, che si occupa di tecnologie di riconoscimento e traduzione di lingue arabe e che rifornisce tra gli altri diverse agenzie governative USA.
Le due aziende hanno presentato la versione beta di un'applicazione per dispositivi mobili di traduzione di testi e voce, per ora tra inglese e arabo e viceversa. Il software successivamente verrà portato anche su altre lingue (no, l'articolo non fa menzione del klingoniano).
Interessante notare che non c'è bisogno di sessioni di apprendimento per il software di riconoscimento vocale, che pur imparando nel tempo, è efficace fin da subito. Un analista di Opus Research specializzato in applicazioni di riconoscimento vocale definisce l'applicazione “un salto di qualità” per questo settore, finora piuttosto lontano dalla perfezione.
Saremo scettici noi, ma dalle esperienze che abbiamo avuto in passato con i software di riconoscimento vocale e da quelle avute con i software di traduzione automatica, abbiamo seriamente paura che qualcuno possa scatenare la terza guerra mondiale solo chiedendo dov'è il bagno...
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