Star Trek, reboot della saga secondo l'interpretazione di J.J. Abrams, si può tranquillamente definire una scommessa vinta. Ma non si può dormire sugli allori, pertanto gli sceneggiatori Alex Kurtzman e Roberto Orci stanno già pensando a scriverne il seguito. In una recente intervista pubblicata sul sito Sci Fi Wire, i due espongono brevemente i loro progetti, ma anche i loro dubbi. Per esempio: bisogna creare una storia originale oppure reinterpretarne una già narrata in precedenza?
In effetti non è un dilemma da poco, perché su questa scelta si gioca la credibilità dell'intero progetto di dare nuova linfa al marchio trek. Kurtzman e Orci ne sono ben consci. Quest'ultimo ha infatti dichiarato: "Dal successo del primo film abbiamo imparato qualcosa: i fan hanno accolto volentieri le novità e le sorprese che abbiamo introdotto, anche perché queste si ricollegavano in qualche modo alla tradizione. Se questo è vero, per il prossimo progetto dobbiamo certamente provare a stupire ancora, ma senza mai allontanarci troppo da ciò che i fan si aspettano. Star Trek deve comunque restare tale fino in fondo".
I due hanno ammesso di non avere ancora una struttura precisa in testa. "Cominceremo a pensarci da subito o quasi - ha continuato Orci - ma prima dobbiamo fare un po' di mente locale. Soprattutto vogliamo studiare bene le reazioni del pubblico al film che è nelle sale ora, in tutti i suoi aspetti. Capire bene che cosa funziona, da dove ripartire e cosa invece abbandonare. E', come dire, un canovaccio ancora bianco. Tutto è possibile."
Kurtzman si è invece soffermato sul successo del primo film: "E' stata una grossa sorpresa perché non avevamo la minima idea di come avrebbe reagito la gente. Diciamo la verità, l'ultimo film della saga era stato un fallimento che aveva allontanato il pubblico dal marchio e dalla fantascienza. Dovevamo fare un film che allargasse la base degli spettatori senza deludere gli appassionati, ed eravamo pieni di dubbi. L'attività di tracking (la stima sugli incassi al botteghino), di solito molto precisa, ci dava una previsione di circa cinquanta milioni di dollari per il primo fine settimana, ovvero una grossa delusione per gli studios. E invece, tutti si sono precipitati a vedere il film".
Per il duo di autori resta quindi da sciogliere il nodo riguardo la seconda puntata. Gli appassionati, che hanno dato loro credito seguendo il reboot come è stato impostato, probabilmente vorrebbero rivedere una delle storie già viste nella serie tv, o in uno dei film precedenti, o magari una combinazione di entrambe. "E' esattamente questo il punto - conclude Orci - ovvero che l'universo trek ha una mitologia ricchissima: ci sono una marea di personaggi, di situazioni, di cose che si possono scegliere e utilizzare. Ma il rischio è sempre lo stesso: di non reggere il paragone con ciò che è stato fatto prima."
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