Ciò che dallo spazio arriva…

La situazione ormai precipita. Dennis Bridger, in procinto di essere arrestato dai militari, viene assassinato da un sicario della Intel. A loro volta i servizi segreti organizzano a Londra una trappola nella quale il sicario viene ucciso, ma Barnett riesce a fuggire. Fleming cerca di disorientare il computer inserendo di nascosto false informazioni; come ritorsione il computer punisce Andromeda ustionandole le mani, ma così facendo risveglia nella ragazza i sentimenti umani “copiati” insieme a tutte le altre informazioni. Intanto il computer aiuta i militari nella distruzione di un misterioso satellite impazzito, e inoltre fornendo la formula di un enzima in grado di guarire istantaneamente ogni tipo di ferita. I militari sono ormai più che decisi a impadronirsi della macchina e di Andromeda, nonché a sfruttare anche economicamente le invenzioni della macchina, e a questo scopo non esitano a stipulare un accordo con la stessa Intel, che avevano combattuto fino a poco prima. A nulla valgono gli avvertimenti di Fleming, a cui viene interdetto l’accesso al centro, sulle reali intenzioni del computer. Dopo che anche la dottoressa Dawney si ammala misteriosamente, punita anche lei dalla macchina per aver cercato di ostacolare i suoi piani, Fleming decide di passare all’azione. Con l’aiuto di Judy e addirittura del Ministro della Scienza, riesce a introdursi nella sala del computer insieme ad Andromeda per cercare di modificare il programma. La macchina sventa il tentativo e punisce Andromeda ancora più duramente; credendola morta, Fleming in uno scoppio d’ira distrugge definitivamente la macchina e poi fugge.
Ma la ragazza è sopravvissuta, ed è ormai decisa a non farsi più manovrare. Fleming la convince ad andare di nuovo nel centro per bruciare anche le registrazioni originali del messaggio, in modo che il computer non possa più essere ricostruito. La ragazza esegue poi fugge, inseguita dai militari. A nulla valgono i tentativi di Fleming e Judy di mettere la ragazza al sicuro. Andromeda (anzi, Andrè, come l’ha rinominata Fleming), è una creatura allo sbando, senza passato e senza futuro. Arrivata sull’orlo della scogliera si butta nel vuoto, scomparendo per sempre tra le onde dell’oceano.
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