…E prima ancora
Da tempo la televisione di stato britannica percorreva le vie della fantascienza, come già
L’avvio del progetto
Non potendo ovviamente basarsi sul lavoro già svolto dalla BBC, la RAI decise di rifare tutto da capo, costruendo una nuova sceneggiatura sviluppata sulle vicende narrate dal romanzo. A lavorare sullo script fu incaricato Inisero Cremaschi, un passato da disc-jockey e un presente da giornalista, critico letterario, scrittore e autore televisivo. La scelta cadde su Cremaschi poiché aveva già lavorato come autore per la RAI, ma soprattutto per la sua conoscenza della fantascienza; l’autore infatti era stato curatore per Garzanti di Universo e dintorni, antologia tematica che raccoglieva il meglio della narrativa breve fantascientifica di quegli anni. Cremaschi si mise subito al lavoro sull’adattamento del libro, facendo alcuni aggiustamenti, eliminando scene e aggiungendone altre, lavorando sui personaggi. All’inizio del 1971 la sceneggiatura definitiva era ormai pronta; per la direzione venne incaricato Vittorio Cottafavi, regista di lungo corso proveniente dal cinema, che per la televisione aveva già girato, tra gli altri, Umiliati e offesi, Quinta colonna, Cristoforo Colombo, Una pistola in vendita. Le riprese iniziarono a marzo dello stesso anno nelle location prescelte, ovvero gli studi Rai di Milano per gli interni, e nella zona della Gallura, in Sardegna, per gran parte degli esterni, con qualche breve incursione presso il centro della Telespazio del Fucino, le cui antenne di trasmissione radiotelevisiva vennero usate per “simulare” il radiotelescopio protagonista della vicenda.
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