Accanto a questa “strana coppia” agisce un terzo personaggio, Claudia, la segretaria (che ha avuto varie incarnazioni), una tipica studentessa universitaria che sbarca il lunario facendo lavoretti per l'università. È la classica ragazza moderna, bianca, bionda e debole di cervello, il cui unico scopo è quello di fornire l'ennesimo modello femminile stereotipato, la controparte stupida di Sydney Fox, ovvero come sono le donne in realtà. Nell'arco della serie purtroppo vediamo che tutti i personaggi femminili “cattivi” sono una versione negativa di Sydney, quindi sono suoi pari per intelligenza, bellezza e prestanza fisica, invece tutte le “buone”, con rarissime eccezioni, sono come Claudia, stupide, vuote e assolutamente inutili. Questo la dice lunga sulla concezione della donna nella società moderna. Se sei stupida sei la donna perfetta, che non rappresenta una minaccia per il sistema patriarcale, ma se sei intelligente e forte allora sei una nemica e devi essere distrutta entro la fine dell'episodio altrimenti crollerà il mondo. Sydney Fox naturalmente è l'eccezione che conferma la regola.La società patriarcale nella serie è rappresentata dall'università per cui il terzetto lavora, ovvero la Trinity University. Si tratta di una istituzione che non ha alcun tipo di controllo su Sydney Fox, che può permettersi di partire nel bel mezzo di un ciclo di lezioni e abbandonare i suoi studenti senza batter ciglio. Sembra quindi che Sydney possa piegare le istituzioni a suo piacimento usando la sua brillante intelligenza, i suoi meriti personali, la furbizia della “volpe” e il fatto che le sue spedizioni archeologiche favoriscano la stessa istituzione universitaria per fama e soldi. In realtà però l'indipendenza mostrata da Sydney Fox è come quella di una volpe addomesticata, certo una volpe dalle doti eccezionali, ma pur sempre limitata dal fatto di essere al servizio di un'istituzione che la usa per riaffermare nel mondo il primato della civiltà occidentale a scapito delle varie culture locali. Eccoci quindi al punto: i mass media hanno addomesticato la Dragon Lady prima attraverso l'ibridazione, cioè non è un personaggio completamente orientale ma è mezza orientale e mezza occidentale, e poi l'hanno resa rappresentante e difensore della civiltà occidentale nel mondo il cui unico scopo sembra essere quello di predatore di reliquie che in realtà appartengono al patrimonio culturale locale ma che i “nativi” non sono in grado di gestire; infine hanno relegato le qualità delle donne orientali al quel je ne sais quoi che serve solo per aggiungere fascino al personaggio. Forse questo potrebbe non essere un bel passo avanti, né per la rappresentazione del genere femminile nei mass media, né per l'immagine delle donne orientali. Il messaggio implicito infatti che si legge tra le righe di un personaggio come Sydney Fox è che le donne orientali possono avere successo solo se si lasceranno influenzare dal mondo occidentale, ovvero dal suo sistema di valori e dalla sua cultura (umanistica, scientifica e tecnologica). Un messaggio molto conservatore e molto poco femminista che va contro la globalizzazione e il multiculturalismo caratteristico delle avanguardie culturali.In ultima analisi possiamo dire che il personaggio di Sydney Fox è comunque molto innovativo, ma nasconde un'ideologia non proprio moderna che ne oscura in parte il ruolo positivo. Peccato, l'ennesima occasione sprecata.

Bibliografia

JIWANI, Yasmin, “The Eurasian Female Hero(ine): Sydney Fox as Relic Hunter”, in Journal of  Popular  Film and Television,  32,  no. 4, Winter 2005. pagg. 182-191, scaricato nell'agosto 2007 da http://www.lib.berkeley.edu/MRC/imagesasiansbib.html.